Missioni Consolata - Novembre 2021

ssier CARAPITA Salita al barrio Dopo la scelta per gli indigeni e per gli afrodiscendenti, i Missionari della Consolata si misurano con una nuova frontiera ad gentes: il popolo della periferia. Dal 2000 sono presenti nel barrio Carapita, la parrocchia più difficile e povera della capitale. P ercorrendo l’autostrada dell’Est, ai piedi delle baraccopoli di Caracas, un pen- siero si affaccia nella mente dei missio- nari: ci sarà una chiesa in mezzo a quel formicaio umano? Chi può essere quel prete che ha il coraggio di spingersi in una simile realtà? Magari, noi. Ma il pensiero viene subito scacciato come una tentazione. Con il passare degli anni, tuttavia, ci si abitua a tutto, e anche le barriadas diventano famigliari nello scenario urbano. Ad azzardare i primi passi nel barrio di Carapita è padre Sandro Faedi, negli anni Novanta, ac- compagnando i seminaristi diocesani, dei quali è insegnante di liturgia e morale, a fare apostolato. Successivamente, vi si spinge anche padre Andrea Bignotti, superiore delegato. Lo invita suor Juanena che, durante la settimana, lavora presso un anzianato frequentato da padre Andrea e, nel weekend, fa apostolato in una delle cappelle del barrio. Primi passi a Carapita Parroco di Carapita è padre Andrés, sacerdote fidei donum belga. Sono alcuni giovani della sua parrocchia, membri del gruppo Joven misión delle Pom (Pontificie opere missionarie), a invi- tare i seminaristi nel loro barrio e nella loro chiesa. Ne nasce un’amicizia che sfocia in una collaborazione stabile di padre Andrea Bignotti e dei seminaristi con la parrocchia dei Santi Gioacchino e Anna di Carapita. È proprio da questa collaborazione che, poco a poco, matura l’idea di assumere la responsabilità pastorale della parrocchia. di SERGIO FRASSETTO Un discernimento fatto con attenzione Il progetto emerge durante la visita canonica in Venezuela del superiore generale dei Missionari della Consolata padre Pietro Trabucco nel 1998. «Pensando ad un ulteriore incremento di missio- nari - scriverà -, si sta ipotizzando la possibilità di assumere una parrocchia nella zona periferica di Caracas, dove maggiore è la povertà della gente e il bisogno di un servizio missionario». Quella di stabilire una nuova presenza in questa difficile periferia non è una scelta facile, e la co- munità Imc nel paese ne è consapevole: «La no- stra capacità di consolazione e liberazione è messa alla prova dalla situazione generale di po- vertà, marginalità, disoccupazione, disintegra- zione famigliare, mancanza di sicurezza sociale, violenza, droga e prostituzione che condiziona un po’ tutte le nostre comunità, [...] a questo bi- sogna aggiungere la situazione complessa di Pa- 46 novembre 2021 MC

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