Missioni Consolata - Novembre 2021

Qui sopra a destra: la chiesa parrocchiale di Caucagua. Sotto: i ragazzi della scuola di Tapipa celebrano san G iovanni Nepomusceno, patrono della città. una grande manifestazione di affetto e di gratitu- dine. Per la gente di Zorca il saluto commovente e grandioso vuole essere non un “addio”, ma solo un “arrivederci a presto”. Così la Delega- zione del Venezuela conserva l’incarico di due sole parrocchie: quella di La Puerta (Diocesi di Trujillo) e quella di Los Castores (Diocesi di Los Teques) e si assume il compito di aprire un semi- nario in Caracas per il corso di filosofia e di ini- ziare una missione nel territorio di Barlovento tra gli afroamericani». Nel 1986, tre missionari sono stati destinati a la- vorare tra gli afrodiscendenti di Barlovento. Fa- cendo vita comune a Tapipa, la prima delle tre parrocchie, hanno iniziato a servire anche le altre due: Panaquire a 10 km e Il Clavo a 30 km. A novembre del 2018, dopo 32 anni, la responsa- bilità pastorale dei missionari della Consolata che lavorano a Barlovento, si è estesa alla vicina parrocchia di Caucagua, il capoluogo della re- gione, dove si sono trasferiti e da dove conti- nuano a servire le parrocchie precedenti e le altre comunità cristiane (circa una quarantina), sparse sul territorio. Sergio Frassetto N OTA : 1 - Con il termine afrodiscendenti si intende tutti i popoli e le persone di discendenza africana nel mondo. In America La tina, il concetto si riferisce alle diverse culture «nere» o «afroamericane» emerse dai discendenti degli africani, quelle sopravvissute alla tratta degli schiavi avvenuta nell’Atlantico dal XVI al XIX secolo. Religiosità afro L e celebrazioni comunitarie, il gusto di fare processioni insieme, di rullare i tamburi per dare ritmo al canto, alla danza e alla musica, sono elementi caratteristici della cul- tura degli afrodiscendenti dell’America Latina. L’aspetto religioso occupa un posto rilevante nella vita degli afroamericani ed emerge, so- prattutto, nei periodi di crisi, negli eventi più importanti della vita, come la nascita e la morte, e nei tempi significativi della comunità, come le feste patronali, la Settimana Santa, il Natale. Le espressioni della loro religiosità affondano le radici nell’incontro tra i culti e le tradizioni che i neri portarono dall’Africa e la prima evan- gelizzazione. Ne sono scaturite peculiari espressioni della fede che chiamiamo «religio- sità popolare». La suggestione simbolica delle immagini di Cri- sto e dei santi, proposte dai primi missionari, è calata nell’anima delle popolazioni afro, ma è vissuta quasi sempre in maniera slegata dalla storia evangelica. Oltre alle radici religiose degli afrodiscendenti, e ai nuovi modelli sociali nei quali si sono ve- nuti a trovare, ha contribuito a reinterpretare il significato di tali immagini l’esigenza degli schiavi di ritrovarsi, in terra d’esilio, per cele- brare i riti dell’Africa e capirsi tramite il linguag- gio dei tamburi. Attraverso il culto dei santi, hanno cercato scampo alla dura condizione imposta loro dagli europei e hanno mantenuto vivo il dialogo con le divinità delle loro origini. S.F. novembre 2021 37 Afrodiscendenti

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