Missioni Consolata - Novembre 2021

A sinistra, in basso: padre Sergio Frassetto, autore di questo dossier, in visita alla comunità di Calinatain, nell’alta Guajíra. Qui: padre Renato Riboni e suor Maria in visita a una fami- glia di Guarero. La visita quotidiana alle famiglie, facendosi ca- rico di tanti casi difficili di povertà ed emargina- zione, le attività di promozione della donna, dei bambini e della gioventù, e la capacità di dialogo e accoglienza dei missionari e missionarie sono le carte vincenti. Lavorando in équipe, padri e suore si inoltrano nel deserto della Guajíra seminando, anche nei villaggi più lontani, il Vangelo fatto di amicizia e interesse per i problemi della gente. Sulla scia di queste visite, nascono scuole e asili, ambulatori, centri comunitari, pozzi per l’acqua e centri di culto. Sinamaica Sinamaica, che l’Imc prende in carico nel 1983, è la più antica delle tre missioni, e la più meridio- nale. Sorge su alcune dune della costa atlantica. È circondata a Est da grandi saline naturali, a Ovest dalla laguna omonima, disseminata di mi- sere palafitte abitate dagli indigeni paraujanos. Il lavoro di evangelizzazione è rivolto innanzi- tutto alla scuola della missione, frequentata da oltre 700 alunni, e poi ai villaggi circostanti, dove sorgono piccole comunità del Vangelo, impe- gnate a vivere la fede e a cercare soluzioni alla povertà e all’emarginazione. Le feste patronali di san Bartolomeo apostolo, le celebrazioni in onore di san Benito da Palermo, i riti del Natale e della Settimana Santa sono molto sentiti e vengono celebrati nelle forme ti- piche della religiosità popolare, ricca di spunti folcloristici e suscettibile di un ampio lavoro di evangelizzazione. Sergio Frassetto Guarero Padre Francesco Babbini, fin dal suo arrivo in Ve- nezuela nel 1974, aveva svolto un’intensa opera di animazione missionaria in diverse diocesi del paese. Aveva visitato anche i vicariati apostolici del Caroní (nella zona Sud Est) e di Machiques (nella Guajíra, a Nord Ovest), affidati ai Cappuc- cini spagnoli, ottenendo di poter stabilire anche lì una missione Imc. Nell’ottobre del 1976 padre Tullio Bosello, seguito da padre Miguel Sotelo, hanno iniziato a lavorare nella missione di Guarero, l’ultimo avamposto venezuelano prima della frontiera con la Colom- bia e della città di Maicao, da cui dista appena 20 chilometri, centro del commercio e del contrab- bando di tutta la regione. Guarero vive nel marasma tipico dei posti di frontiera, con la dogana, i venditori ambulanti di cibi, le bevande e migliaia di persone che transi- tano o attendono impazienti il disbrigo delle pra- tiche doganali. Nella missione dedicata al Sacro Cuore di Gesù, le suore missionarie di Madre Laura (di fonda- zione colombiana) lavorano nel collegio per bambine povere che comprende l’asilo infantile, la scuola elementare, un atelier di arti e mestieri e il centro giovanile. Una volta alla settimana, i missionari visitano i villaggi più importanti dove celebrano la liturgia domenicale. Nei giorni fe- riali, il lavoro di catechesi nelle numerose scuole della regione è intenso. Paraguaipoa Nel 1981, i Missionari della Consolata estendono la loro presenza alla missione di Paraguaipoa, il centro più importante della Guajíra venezuelana. Qui convergono gli indigeni da tutta la penisola per comprare o vendere nel mercato di Los Filuos, per iscrivere i neonati all’anagrafe o cer- care, nell’archivio parrocchiale, il documento di battesimo con cui farsi fare la carta d’identità. Nel febbraio del 1982, giungono a Paraguipoa, chiamate da padre Sandro Faedi, anche le mis- sionarie della Consolata. novembre 2021 25 Popoli indigeni

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