Missioni Consolata - Luglio 2015

BANGLADESH VOCAZIONI S i è svolta nella cattedrale di Di- najpur il 16 e 17 maggio la Mo- stra sulle vocazioni 2015. L’evento, che si svolge ogni anno in una dio- cesi diversa, è stato organizzato dalla Fraternità dei sacerdoti della stessa diocesi e dalla Conferenza dei religiosi del Bangladesh e ha visto la partecipazione di circa 1000 studenti, provenienti dalle scuole e dai college di tutto il pae- se. Quest’anno è stata scelta la diocesi di Dinajpur perché le voca- zioni religiose sono in aumento nelle comunità tribali e quella di Dinajpur è la diocesi cattolica più grande tra le aree tribali. L’obietti- vo della Mostra è quello di infor- mare i giovani su come si svolge la vita religiosa e sacerdotale, quello che si fa e come si serve. Simili e- venti riscuotono un grande suc- cesso e sono sempre più numero- si i membri delle comunità tribali che entrano nei seminari e nelle scuole di formazione. Il trend è confermato anche da padre Dilip S. Costa, Direttore nazionale delle Pontificie opere missionarie: «Una volta in Bangladesh arrivavano missionari dall’estero, ma ora so- no i preti e le suore locali ad anda- re all’estero in missione». (AsiaNews) legati di oltre 130 organizzazioni di tutto il mondo, con un papale: «Buona sera a tutti!». «Grazie per la vostra fiducia - ha detto -. Sono limitate le mie capacità, ma con tutti voi, con l’amore che Gesù ha riversato nei nostri cuori e in nome di tutti i poveri del mondo, accetto questa elezione. Rafforziamo in- sieme la chiesa dei poveri in modo che la nostra testimonianza possa aiutare la costruzione di un mondo di giustizia comprensiva, di vera giustizia e di pace», ha aggiunto. Il cardinale Tagle è il primo asiatico a ricoprire la carica di presidente di Caritas Internationalis. Il cardi- nale Oscar Rodriguez Maradiaga, che terminava il suo secondo mandato, dopo otto anni ai vertici dell’organismo, ha rivolto le sue congratulazioni al successore e gli ha garantito il suo supporto. L’as- semblea ha scelto come patrono della Caritas Internationalis l’arci- vescovo di San Salvador, mons. O- scar Arnulfo Romero (1917–1980), beatificato il 23 maggio a San Sal- vador, ucciso per la sua vicinanza ai poveri. (NewsCattoliche) NEPAL AIUTI AI TERREMOTATI S ubito dopo il terremoto che ha sconvolto il paese, la Caritas Nepal ha lanciato un piano di in- tervento organico in favore di 20.000 famiglie (circa 100.000 per- sone) della durata di due mesi, con un costo di oltre 2,5 milioni di euro. Il piano prevedeva la distri- buzione di kit per alloggi tempora- nei: teloni, corde, materassini, co- perte; kit di generi non alimentari di prima necessità: lampade a e- nergia solare, taniche, secchi, pentole e utensili da cucina; pasti- glie per la potabilizzazione del- l’acqua e kit igienico sanitari. L’in- tervento si è rivolto alle famiglie le cui abitazioni sono crollate o sono state severamente danneggiate, con priorità per le più vulnerabili quali: donne capofamiglia, minori non accompagnati e disabili. La Caritas continua oggi il suo impe- gno fornendo sostegno psicoso- ciale ai sopravvissuti e con la rea- lizzazione di un piano di ricostru- zione e riattivazione socio-econo- mica a lungo termine. (Radio Vaticana) P adre Ernesto Viscardi, missionario della Consolata, come vicario generale della Prefettura Aposto- lica della Mongolia, si interessa dell’ufficio catechistico, delle commissioni pastorali e delle sei par- rocchie esistenti. Per un missionario che ha speso 12 anni in Africa, l’Asia «diventa un’esperienza unica. Lavorare in un paese che si apre al resto del mondo, in una Chiesa quasi incipiente, è una grazia e la realizzazione del sogno di ogni missionario. E per questo, come si esprimerebbe unmongolo, dico: “Dio del cielo a te rendo grazie”». Per dare un «voltomongolo alla Chiesa cattolica», padre Ernesto sta realizzando il progetto Formation of full time ministers che mira alla formazione dei laici: due anni in Mongolia e due a Manila presso l’Istituzione Fondacio Asia che prepara laici missionari animatori di comunità. I candi- dati scelti secondo alcuni criteri (senso di vocazione-servizio, serio e continuo impegno, capacità di lea- dership, passione per il servizio alla comunità, risultati scolastici) ottengono un contratto triennale e sono inseriti a tempo pieno nelle attività pastorali. «Insieme formano un pastoral team , un gruppo think- tank di analisi, riflessioni e proposte da iniettare nella Prefettura Apostolica». Attualmente il gruppo è compo- sto da sei persone, mentre due ragazze sono a Manila a concludere gli studi. «Nutro la convinzione - ha detto pa- dre Ernesto - che il futuro della Chiesa in Mongolia è nelle mani delle persone del posto più che in un continuo turnover di missionari stranieri». (Vatican Insider) MONGOLIA: LA CHIESA SCOMMETTE SUI LAICI LUGLIO 2015 MC 9 La Chiesa nel mondo # Mongolia - Padre Ernesto Viscardi e il team di laiche durante un incontro di formazione.

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