Missioni Consolata - Luglio 2015

GIAPPONE TESTIMONIANZA FECONDA I l disastro provocato dal grande terremoto che ha colpito il Giap- pone nel marzo 2011 «ha dato modo alla società giapponese di conoscere meglio la Chiesa catto- lica attraverso il lavoro della Cari- tas e ha riacceso la solidarietà e il rispetto della natura nei nostri concittadini», ha detto il direttore esecutivo dell’organizzazione cat- tolica, padre Takeshi Seto, a Roma per la XX Assemblea generale di Caritas Internationalis. Cinque giorni dopo il terremoto, a cui era seguito uno tsunami che aveva devastato le zone costiere di Sen- dai, è nato il Sendai Diocese Sup- port Center (Sdsc), coordinato dalla Caritas giapponese e soste- nuto da tutte le diocesi del paese. Nonostante siano passati quattro anni, il centro è ancora attivo in molte zone. La Chiesa è presente con oltre 100 volontari attivi nella ricostruzione delle abitazioni e nel sostegno psicologico e spirituale alle vittime. «Così - aggiunge pa- dre Seto - abbiamo avuto modo di mostrare un poco di più la realtà della Chiesa cattolica in un paese dove l’annuncio del Vangelo è an- cora difficoltoso. Andiamo avanti su questa strada con speranza». (AsiaNews) VATICANO CARITAS INTERNATIONALIS I l cardinale Luis Antonio Tagle, ar- civescovo di Manila, è il nuovo presidente di Caritas Internationa- lis. Il porporato filippino è stato e- letto durante la 20° Assemblea Ge- nerale della Confederazione, svol- tasi dal 12 al 17maggio, in Vaticano. Il Cardinale Tagle ha salutato i de- collaborazione con attivisti per la pace musulmani, ebrei e di altre religioni e convinzioni, a sottoli- neare il ruolo centrale delle reli- gioni per la pace. (Radio Vaticana) REP. DOMINICANA CELAM L’ assemblea generale del Ce- lam che riunisce le ventidue Conferenze episcopali del Suda- merica e dei Caraibi, nella sua 35ª assemblea ordinaria, svoltasi dal 12 al 15 maggio, a Santo Domin- go, capitale della Repubblica Do- minicana, ha effettuato il bilancio dell’ultimo quadriennio e indicato le priorità pastorali per il conti- nente dal 2015 al 2019. La tradu- zione del Nuovo Testamento della «Bibbia della Chiesa in America» (Bia), la creazione della rete ec- clesiale Pan-Amazzonia (Repam) per rispondere efficacemente alle sfide dell’Amazzonia, il fenomeno dell’emigrazione e la «fruttuosa esperienza missionaria nata dalla V Conferenza dell’Episcopato La- tinoamericano e dei Caraibi ad A- parecida», sono i principali temi del messaggio finale firmato dal cardinale Rubén Salazar Gómez, arcivescovo di Bogotá, nuovo pre- sidente del Celam per i prossimi quattro anni. (Fides) PALESTINA PAX CHRISTI L a lotta per una pace sostenibi- le, fondata sulla giustizia, l’in- clusione e l’accettazione della di- versità, attraverso la non violenza attiva ispirata dal Vangelo e dalla Dottrina sociale della Chiesa: è quanto sottolineato nella «Dichia- razione di Betlemme» che ha con- cluso, domenica 17 maggio nella cittadina palestinese, l’Assemblea mondiale del movimento nel suo 70° anniversario di fondazione. 150 delegati di una trentina di paesi del mondo hanno partecipa- to all’evento dal titolo Pilgrims on the path to peace (Pellegrini sul sentiero verso la pace). «La prati- ca della non violenza attiva - sot- tolinea la Dichiarazione di Be- tlemme - rappresenta ancora oggi la strada maestra da seguire per la pace in un mondo segnato più che mai dalla povertà, dall’esclu- sione, dalla disperazione e dal sentimento della mancanza di fu- turo che pervade tanti giovani atti- randoli ad ideologie estremiste». E proprio sui giovani Pax Christi intende investire molte sue ener- gie e speranze nei prossimi cinque anni con campagne e iniziative at- te a promuovere il dialogo e la cooperazione tra le generazioni. Fedele alla sua missione, il movi- mento intensificherà infine la sua La Chiesa nel mondo a cura di Sergio Frassetto # Betlemme - logo dell’assemblea di Pax Christi, svoltasi in Palestina lo scorso maggio. 8 MC LUGLIO 2015

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