Missioni Consolata - Aprile 2015

APRILE 2015 MC 21 MC ARTICOLI Evangelizzazione C omincio commentando tre frasi. La prima di Paolo VI che nella Evangelii Nuntiandi ha detto che «la Chiesa esiste per evangeliz- zare». Questa è la ragione d’essere della Chiesa, evangelizzare, e (non si può dire che) la Chiesa esi- ste prima e evangelizza dopo. Esistenza e impe- gno per l’evangelizzazione sono una sola cosa. Se la Chiesa non evangelizza non esiste, non è Chiesa, è un gruppo di persone. La seconda frase viene da papa Francesco: evan- gelizzare è fare presente il regno di Dio nel mondo. Semplicemente questo. È fare presente il regno che è il centro della predicazione di Gesù. Gesù è venuto per questo, per dire (che) il regno è qui, ma non pienamente. Questa definizione di evangelizzazione è molto ricca. La terza è sempre di Francesco: la motivazione dell’evangelizzazione è l’amore di Dio che noi ab- biamo ricevuto. È una espressione dell’amore di Dio. Questa è la radice. Senza amore non c’è evan- gelizzazione. Dobbiamo amare come Gesù ha amato. Nei Sinottici dice: noi dobbiamo dare gra- tuitamente ciò che abbiamo ricevuto gratuita- mente. Qui l’accento è sulla gratuità dell’amore di Dio. Credo che qui abbiamo una questione molto centrale in tutta la Bibbia, primo e secondo testa- mento: l’amore di Dio è gratuito. Certamente quando dico gratuito non dico arbitrario. Abbiamo visto questo parlando del libro di Giona. Una perla. Quello che Giona non ha capito è la gratuità dell’amore di Dio. Non ha saputo capire il senso dell’amore di Dio che ama tutte le persone. Gustavo Gutiérrez DIO AMA GRATIS © AfMC/ Gigi Anataloni N el Concilio abbiamo un documento, l’ Ad gentes , che ha ricuperato il senso globale della evangelizzazione. All’inizio del docu- mento dice che l’evangelizzazione della Chiesa è un prolungamento delle due missioni, quella del Figlio e dello Spirito Santo. Questo è molto ricco, perché lega la missione della chiesa alla missione della Trinità. Quella della chiesa è una missione che viene da lontano. Questo testo risente della mano del padre Yves Congar. È un punto teologico molto importante. La missione deve creare la co- munione con la Trinità, una comunione con il dio della nostra fede, una comunione fra gli esseri umani e tra noi. È il senso di una parola impor- tante nella Bibbia: koinonia . Ha tre sensi. Koino- nia fra le persone divine. Koinonia sull’essere umano con Dio, La koinonia tra le persone umane. La colletta per aiutare i poveri è chiamata koino- nia . [...] Grazia e impegno G iona è un credente ma rifiuta di agire se- condo la fede nell’amore gratuito di Dio, non ha capito che Dio è un Dio di tutti. Questo è anche oggi, c’è chi rifiuta (questa verità). Quando si dice il Dio del perdono. Per-dono: dono è regalo, per è superlativo, (quindi) è un gran regalo. (Noi) dobbiamo comprendere che non c’è un regalo senza una esigenza. Le beatitudini sono molto chiare in questo. Amare come Gesù ci ha amato. Gesù ringrazia parecchie volte e allo stesso tempo è molto presente al suo momento storico. Accettare il dono di essere figli di Dio non signi- fica una chiamata a (diventare) suore, a fare amici, perché il dono (è) … In tedesco c’è una espressione. Grazia si dice gaben , obbligazione si dice ausgaben . (Così) dicono che la vita cristiana è tra la gaben e la ausgaben , fra la grazia e l’esi- genza. Mons. Romero ha mostrato questo. Le due grandi dimensioni della vita cristiana sono la preghiera e l’azione per cambiare quello che non è degno della persona umana. Cercare di ca- pire che qui non c’è una opposizione (tra le due) è molto importante per il credente nel Dio incar- nato. Grazie. _____________________ Dalla registrazione della conferenza di Gustavo Gutiérrez a Sacrofano. Nostra trascrizione, non rivista dall’autore.

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