Missioni Consolata - Novembre 2014

altre missioni che abbiamo avuto, perché lì la gente è nomade, vive nei villaggi solo sei mesi l’anno, il resto del tempo è nei campi a la- vorare, e i villaggi si svuotano. Ri- mangono solo i bimbi e gli an- ziani. Capisci bene quanto sia dif- ficile portare avanti dei pro- grammi, dei progetti. Mentre in altre missioni lo sviluppo prende piede in fretta, a Manda i tempi sono più lenti, l’apostolato va im- postato in maniera totalmente di- versa». Quando eri bambina avevi un sogno? «Io ho sempre voluto diventare un’insegnante. Suora mai, anche perché vengo da una zona dove non c’erano suore. Io sono stata la prima della mia parrocchia. Sono cresciuta e sono stata edu- cata con i valori dell’altruismo e della disponibilità, sentivo dentro di me una spinta a dare aiuto a chi ne aveva bisogno, ma non avevo la consapevolezza che una tale sensibilità potesse essere alla base della mia vocazione insieme all’Amore per Dio. I miei genitori non erano cattolici, non conoscevano le suore, ma quando ho detto loro della mia scelta, nonostante per loro fosse una cosa nuova, mi hanno soste- nuta e appoggiata. Mio padre mi ha detto: “Io ti ho aiutata a stu- diare perché ho sempre voluto il tuo bene. Se tu pensi che questa vita ti renderà felice io ti lascio li- bera di fare ciò che credi sia me- glio per te”. Mia madre era una donna di una fede profonda, pur essendo protestante. E mi disse: “Se tu hai scelto di diventare una suora, lo devi fare con serietà. Non andare a tentare, devi es- serne consapevole”. Ma diven- tare una missionaria era proprio quello che volevo e sentivo che era la mia strada. Negli anni poi, tornando a casa anche con altre consorelle, i miei genitori hanno imparato a capire e conoscere chi fossero e cosa facessero le suore missionarie». Romina Remigio ognuna ha le sue difficoltà, at- tualmente quella di Manda penso sia la più impegnativa: è una mis- sione di prima evangelizzazione, è una realtà da iniziare. Quando siamo andate lì, non c’era niente, quindi siamo partite dallo svi- luppo della persona e della Chiesa perché, sebbene ci fossero già dei cristiani, prima che arri- vasse il sacerdote e si costituisse la missione essi erano abbando- nati a se stessi. Manda è una realtà diversa rispetto a tutte le MC ARTICOLI # Tutte le foto di questo articolo ri- guardano la celebrazione del «pas- saggio di consegne» tra le missio- nerie della Consolata e la congrega- zione locale di suore benedettine.

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