Missioni Consolata - Novembre 2014

mentalisti i quali cercano di con- vincere i musulmani tanzaniani, anche attraverso finanziamenti, che tutti i problemi provengono da noi cristiani. Per il momento, comunque, la storia di integra- zione del popolo tanzaniano ci suggerisce di essere fiduciosi e ot- timisti. Non è detto che la situa- zione debba degenerare». Come hai vissuto l’elezione a superiora regionale? Eri molto impegnata in Kenya, ti è dispia- ciuto lasciara il tuo paese per venire in Tanzania? «Ero stata chiamata a lavorare in Kenya per una cosa specifica: per cinque anni sono stata responsa- bile nazionale dell’infanzia mis- sionaria per la Chiesa keniana. Però ho sempre sperato di ritor- nare in Tanzania, benché certa- mente mai avrei pensato di tor- nare nel ruolo di superiora regio- nale. È stata una sorpresa gran- dissima. Proprio non me l’aspet- tavo, anche perché ero, appunto, in un altro paese. Quando mi ha chiamato la madre generale per comunicarmelo sono rimasta senza parole. Ci ho riflettuto un po’, e poi ho accettato». tentati a chiese e a preti. Per la prima volta nella storia del Tanza- nia si può parlare di un clima di tensione interna tra musulmani e cristiani. I musulmani accusano i cristiani di essere stati i soli a trarre beneficio dallo sviluppo della realtà locale. Ma il fatto è che a promuovere lo sviluppo del Tanzania c’è la Chiesa che finan- zia e aiuta il paese da decenni». In Kenya ci sono stati gravi at- tentati terroristici e la situa- zione negli ultimi tempi sembra essere molto tesa. Tu da ke- niana pensi che la scia di vio- lenza che sta scuotendo il Kenya potrebbe coinvolgere anche il Tanzania? «Parliamo di due situazioni total- mente diverse. Il Kenya pur- troppo sta pagando il prezzo di aver aiutato i soldati somali a li- berare la loro patria dal gruppo integralista musulmano Al-Sha- baab. I gravissimi attentati che sta subendo il mio paese di ori- gine sono legati a questo. In Tan- zania c’è invece una tensione in- terna al paese, tra due fedi di- verse. Certamente c’è l’influenza esterna di gruppi islamici fonda- TANZANIA 64 MC NOVEMBRE 2014 Attualmente qual è secondo te la realtà più sfidante in questo paese? «Fermo restando che tutte le missioni sono sfidanti perché

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