Missioni Consolata - Novembre 2014

MC ARTICOLI NOVEMBRE 2014 MC 21 penetrazione del mercato molto più prudente di Airtel, che invece ha utilizzato una comunicazione più aggressiva» ci diceva l’esperto Jérome Zoma. In effetti i poster rossi di Airtel sono visibili ovun- que nel paese, anche nei villaggi remoti e Airtel Money conta oggi circa un milione di clienti, cosa che lo fa essere in Burkina, quasi sinonimo di mobile banking . Il Dg Onatel: «L’importante non è avere subito tanti clienti se non c’è una rete di distributori competenti e forniti, operatori di commercio, società che accettano il paga- mento di fatture, ecc. Gli utilizza- tori in Burkina sono molto interes- sati alle nuove tecnologie. Questo ci incoraggia a fare proposte di avanguardia. Il mobile banking è in crescita, essa ci da buone garanzie che diventerà esponenziale. I punti di distribuzione e di vendita devono aumentare. È la sicurezza delle operazioni che può fare paura ai clienti. Ma ab- biamo fatto molti test degli stru- menti informatici e abbiamo ga- ranzie solide. Dopo un anno valu- tiamo di aver ottenuto un buon ri- sultato». Quartiere Koulouba , centro del commercio a Ouagadougou. Abdoullaye Ouedraogo è un agente di Airtel Money. Il suo stru- mento di lavoro è un semplice cel- lulare, il suo ufficio la strada e la divisa un cappellino rosso con la scritta Airtel. «Ho avuto il codice agente di Airtel Money. Faccio tra- sferimenti, prelievi, pagamenti di chi riceve soldi da qualcuno. Sono qui anche nei gironi di festa, quando i chioschi sono chiusi, e sono immediatamente opera- tivo». Abdoullaye fa una semplice ma realistica analisi: «Il mobile money aiuta lo sviluppo di un paese grazie alla rapidità e affida- bilità del servizio. Se devi mandare o ricevere soldi, magari per lavoro o business , l’operazione diventa immediata. Non occorre perdere ore in code o attese. Inoltre l’invio è molto sicuro, perché verificabile. Io ricevo un sms e il cliente pure. Può pure telefonare al destinata- rio e controllare». Abdoullaye è contento perché a fine mese in- cassa le commissioni: «Non ho ca- pito che conti facciano, ma il terzo mese di questo lavoro ho ricevuto quasi 100.000 franchi (150 euro, ndr ) per il mio lavoro, e questo mi ha cambiato la vita». Ouaga, palazzo Onatel . Téné Diessongo è il capo progetto di Mobi Cash. «Il nostro obiettivo? “Smaterializzare i soldi”, ovvero spingere la gente a spendere dal portamonete elettronico. Vo- gliamo ampliare il pagamento di beni e servizi. Aumentare la diffu- sione: dove c’è la telefonia mobile ci deve essere un punto di servizio finanziario». Con quale strategia? «Siamo an- dati gradualmente, attivando prima servizi di deposito, prelievo, trasferimento nazionale, ricarica telefonica; pagamento bollette (per ora Onatel, da ampliare ad al- tri fornitori), mobile payment . Per il futuro abbiamo in progetto ser- vizi di micro credito ( vedi box ), pa- gamento salari e transfert inter- nazionale». Ma la manipolazione dei biglietti è un’abitudine. «C’è una certa reti- cenza, ma con l’uso la gente si abi- tua. E si rende conto della sicu- rezza e della garanzia. C’è molta fi- ducia: vediamo un aumento della base clienti. Occorre ancora for- mazione, sensibilizzazione, pra- tica». Il direttore non nasconde alcune difficoltà: «Il tasso d’analfabeti- smo è ancora elevato. Con mobile banking può essere un problema. Sconsigliamo al cliente di farsi as- sistere, perché non bisogna dare a nessuno il codice personale. Si possono verificare degli errori, an- che se durante le operazioni viene chiesto varie volte di confermare. Per il cash out , un criterio di sele- zione del distributore è quello che abbia un certo volume finanziario, affinché non resti senza liquidi. Il problema può arrivare se ci sono solo prelievi, ma è raro. Il cliente non deve essere deluso, deve po- ter prelevare i suoi soldi. In futuro ci saranno anche gli sportelli auto- matici per fare prelievi e depositi». Mercato Katri Ari . Roland si è de- ciso. Fotocopia la sua carta d’i- dentità e chiede di aprire un conto Airtel Money. Patrice riem- pie un formulario con i suoi dati e il numero di telefono di riferi- mento su carta copiativa in tri- plice copia. «Faccio un deposito di 10.000 franchi» e allunga un bi- glietto a Patrice. Dopo alcune semplici operazioni dell’agente, il telefono di Roland suona e com- pare: «Ha ricevuto un accredito di 10.000 franchi. Il saldo del vostro conto è di 10.000 fcfa». È entrato anche lui nel favoloso mondo del mobile banking . Marco Bello Questo servizio è la terza e ul- tima puntata dell’inchiesta sul mobile money intitolata: « Riu- scirà il denaro del futuro a rendere la povertà un problema del passato? ». L’inchiesta è fi- nanziata nell’ambito del pro- gramma Innovation Development Reporting dell’ European Journa- lism Centre (www.journalism- grants.org ). Sul sito di MC sa- ranno disponibili i video. # A sinisitra : due giovani operatori di strada di Airtel Money a Koulouba, centro di Ouaga. # Sopra : il cliente ha scritto il suo nu- mero telefonico sul cellulare dell’a- gente per fare un deposito. # A fianco : pubblicità del transfert in- ternazionale dalla Costa d’Avorio.

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