Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2014

AGOSTO-SETTEMBRE 2014 MC 15 linee birmane che si stagliano a soli settanta metri di distanza. Il fronte ricorda le immagini della nostra Prima guerra mondiale, con trincee che si fronteggiano anche per anni. Una mitraglia- trice M18 è puntata verso il ne- mico, mentre quindici soldati si aggirano stancamente tra le bu- che. In attesa di qualcosa. «Noi teniamo la posizione, atten- diamo ordini e buttiamo un oc- chio ai birmani. A volte ci par- liamo pure, con loro che stanno dall’altra parte, ma questo non si può dire», racconta il tenente. «Quando sostituiscono tutti gli effettivi in prima linea, sappiamo che sta per succedere qualcosa di grosso. Negli ultimi giorni, se ne vanno in giro disarmati per l’ac- campamento, lasciano i fucili d’assalto a metri di distanza. Vo- gliono farci credere che tutto è calmo, ma altrove hanno fatto lo stesso e poi hanno attaccato im- provvisamente. Nel gennaio 2013 hanno cercato di conquistare il nostro avamposto, ma sono finiti sul campo minato. Noi piazziamo mine in quantità industriale, così abbiamo avuto solo un ferito mentre loro hanno contato centi- naia di perdite. Non ci prepa- riamo in qualche modo speciale perché molto semplicemente non abbiamo abbastanza armi. Ora stanno ammassando truppe, lo si può capire dai bagliori metallici che si vedono su quel sentiero # Sopra : una mappa del Myanmar in cui sono evidenziati lo stato kachin e le sue due principali cittadine. | A sinistra : a Maijayang, soldati del Kia controllano i movimenti dell’e- sercito birmano posizionato poco distante nel tentativo di capire se i nemici stanno preparando un at- tacco. hanno già deposto le armi, guar- dano con sospetto. Ad aprile, il censimento nazionale è stato at- tivamente boicottato dalla Ka- chin Independence Organization (Kio) e intanto la guerra prose- gue. Iniziato nel 1961, terminato nel 1994, il conflitto è ricominciato il 9 giugno 2011, dopo 17 anni di pace. Si è detto che la molla sca- tenante sia stato il rifiuto dei Ka- chin di trasformare l’esercito in- dipendentista in un corpo di guardie di frontiera sotto il con- trollo centralizzato del Tatma- daw, l’esercito birmano. Ma il primo attacco dei militari a una diga controllata dai Kachin, ha ri- velato che la posta in gioco è an- che il controllo delle fonti ener- getiche e delle materie prime. Non a caso, gli avamposti kachin sono spesso attaccati con la scusa che essi coprano i contrab- bandieri di legname che pren- dono la via della Cina. Il che è pure vero. Carichi di tron- chi d’albero, camion con targhe dello Yunnan - la provincia cinese che confina a est con lo Stato Ka- chin - vanno su e giù per le col- line boscose a soli quindici chilo- metri da Maijayang. Qui, siamo in prima linea. Guerra di trincea e di mine Il tenente Hpau Jung Bawk Naw, 42 anni, è il comandante dell’a- vamposto kachin più vicino alle MC ARTICOLI

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