Missioni Consolata - Maggio 2014

Zababdeh, nella parte settentrio- nale della West Bank , dove l’as- senza di un adeguato drenaggio provoca inondazioni diffuse ogni volta che piove. In questo caso Ca- ritas Jerusalem con il sostegno di Caritas Belgio ha contribuito a in- stallare un sistema di drenaggio che permette di salvaguardare dalle inondazioni ampie aree nella parte meridionale del centro abi- tato. (Fides) LAOS PROIBITO ESSERE CRISTIANI O tto famiglie cristiane residenti nel villaggio di Natahall (Laos meridionale), stanno lottando du- ramente per difendere il diritto, costituzionalmente garantito, di professare la fede cristiana, non- ché il diritto di proprietà sulle loro case. Nel mese di marzo il capo del villaggio, assieme ad agenti della polizia distrettuale, ha con- vocato le otto famiglie e, dopo a- verle schernite, le ha esortate ad abbandonare la fede cristiana af- fermando che si tratta di «una fe- de straniera, degli americani». Non solo, ma ha anche preparato i documenti per trasferirle in un al- tro luogo dicendo che «non c’è po- sto per loro a Natahall». I cristia- ni, tuttavia, non intendono muo- versi. Per costringerli a convertirsi, il capo ha pubblica- mente dichiarato che «i cristiani saranno ritenuti responsabili per qualsiasi morte o evento avverso che avverrà fra gli abitanti di Na- tahall». Infatti, secondo gli anziani del villaggio, professare una fede diversa dal culto animista indige- no viola antichi costumi e creden- ze e può avere effetti nefasti. (Fides) legge ancora nella dichiarazione, compirà la sua missione con gli strumenti della fede: la preghiera, il digiuno e la carità e stimolando un’azione globale di contrasto a tali crimini “contro l’umanità”. (AsiaNews) TERRA SANTA CARITAS JERUSALEM I problemi nella gestione delle ri- sorse idriche nei Territori pale- stinesi penalizzano in forme di- verse la vita della popolazione lo- cale. Due progetti portati a compimento da Caritas Jerusa- lem hanno affrontato e risolto in pochi mesi le emergenze di segno opposto che pesavano gravemen- te sulla vita quotidiana degli abi- tanti di due città palestinesi. La cittadina di Ain Arik, a meno di sei chilometri da Ramallah, ha sem- pre sofferto per la scarsità di ap- provvigionamento idrico e per l’impossibilità di reperire acqua non contaminata. Per questo il di- partimento di Caritas Jerusalem ha costruito in quella città due serbatoi per l’acqua collegandoli a un esteso sistema di irrigazione. L’opera ha permesso fin da subito un aumento consistente della produzione agricola di cui benefi- ceranno più di ottanta nuclei fa- miliari. Di tutt’altro ordine sono i problemi della città palestinese di VATICANO BATTERE LA TRATTA S radicare la schiavitù moderna e la tratta di esseri umani in tutto il mondo entro il 2020 è l’o- biettivo di un accordo senza prece- denti tra rappresentanti religiosi annunciato il 17 marzo contempo- raneamente in Vaticano, al Cairo, Londra e Perth. L’accordo, firmato da mons. Marcelo Sánchez Soron- do per conto di Papa Francesco, dai rappresentanti del grande Imam di Al Azhar del Cairo, del- l’arcivescovo di Canterbury e dal- l’australiano Andrew Forrest, fon- datore della Walk Free Founda- tion , ha inaugurato il Global Freedom Network (Gfn). In una di- chiarazione comune i firmatari af- fermano che «la schiavitù moder- na e la tratta di esseri umani sono un crimine contro l’umanità. Lo sfruttamento fisico, economico e sessuale di uomini, donne e bam- bini condanna 30 milioni di perso- ne alla deumanizzazione e al de- grado. Ogni giorno in cui conti- nuiamo a tollerare questa situazione violiamo la nostra uma- nità comune e offendiamo le co- scienze di tutti i popoli». Le varie chiese cristiane, le confessioni re- ligiose del mondo, i governi e tutte le persone di buona volontà sono invitate a aderire a questa iniziati- va. Il Global Freedom Network , si MAGGIO 2014 MC 9 La Chiesa nel mondo a cura di Sergio Frassetto # Vaticano - la firma dell’accordo Gfn da parte dei rappresentanti di varie chiese e religioni.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=