Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2013

14 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2013 media sono stati sospesi, chiusi o commissariati, decine di giornali- sti hanno pagato - con la vita (scomparendo senza lasciare traccia) o con l’esilio - l’impegno a cercare di far prevalere verità e giustizia. Pure questo è parte di un costante un conflitto tra l’ esta- blishment e la società civile, di cui anche le minoranze religiose, a partire dalla Chiesa cattolica, hanno spesso denunciato i peri- coli per il paese, attirandosi so- spetto e persecuzione. In man- canza di azioni concrete per chia- rire tanti degli aspetti oscuri del conflitto e in particolare riguardo gli abusi sulla popolazione civile, per il presidente Rajapaksa come per i suoi gregari, civili e militari, membri del parlamento e mini- stri parte della sua famiglia o so- vente ad essa connessi, rischia di Le (discutibili) iniziative del governo «GUERRA» ALLE ONG A metà giugno 2013, il governo ha deciso una revisione delle Orga- nizzazioni non governative straniere presenti nel paese e mag- giori controlli sulle loro attività. A questo proposito è stato creato un comitato speciale con il compito di indagare su eventuali ac- cuse e denunce avanzate nei loro confronti. Contemporaneamente, scatta l’obbligodi registrazionepressounappositoufficio governativo. Le nuove iniziative sono state giustificate dal dipartimento dell’Infor- mazione con la necessità di «impedire a certe Ong di avviare attività sediziose che portino a un cambiamento del regime, partecipando ad attività politiche mentre fingono di impegnarsi in attività sociali». Verso le organizzazioni che non rispetteranno le nuove direttive, sa- ranno prese misure legali e, in alcuni casi, è prevista anche l’espul- sione dal paese. Secondo il «Centro d’informazione sulla sicurezza nazionale», le Ong impegnate nello Sri Lanka sono un centinaio, ma un buon numero di esse sarebbero impegnate «in attività contrarie allo stato in collabora- zione con politici dell’opposizione». Sempre secondo il Centro, in di- versi casi avrebbero ottenuto inmodo illegale, con la corruzione, la re- gistrazione come organizzazione non-profit da parte del dipartimento per il Registro delle aziende. In vista della revisione, alle Ong è stato chiesto di preparare un rap- porto che spieghi le ragioni della presenza sull’isola, descriva il loro personale e spieghi entità dei fondi e donazioni ricevute dall’estero; chiarisca, infine, i lorometodi di lavoro e i piani futuri. Il sospetto verso le Ong è in parte risultato della più ampia insoffe- renza verso le pressioni su presidente e governo affinché accettino un’indagine internazionale sulle responsabilità, in particolare, per i massacri di civili e per le esecuzioni extragiudiziarie di militanti tamil nella fase finale del conflitto. Risente anche dell’impegno delle orga- nizzazioni umanitarie verso i «perdenti» del conflitto e i rapporti che per questo possono avere con gruppi e individui che il regime consi- dera ostili, a partire da leader sociali, religiosi e mass media. Da qui le difficoltà poste anche al lavoro delle Ong accreditate, incluse quelle d’ispirazione cristiana. ( Ste.Ve. ) # Sopra : una venditrice espone i propri prodotti al mercato. In basso : un elefante da lavoro, animale molto diffuso nello Sri Lanka, anche fuori dai parchi nazionali.

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