Missioni Consolata - Maggio 2012

40 MC MAGGIO 2012 U na delle molteplici conseguenze dell’incre- mento nel numero di migranti internazio- nali in tutto il mondo (arrivati a 192 milioni nel 2010, secondo l'Organizzazione interna- zionale delle migrazioni, Oim) è stata l’aumento dei cosiddetti «matrimoni misti» («coppie miste»). Es- sendo un fattore di rottura e messa in discussione delle regole «tradizionali» dello Stato e delle comu- nità di origine dei partner (ognuna con le proprie ca- ratteristiche culturali e religiose), queste unioni sono state molto spesso disincentivate tramite specifici strumenti di controllo sia giuridici che sociali. Lo Stato ha usato i suoi mezzi coercitivi, ad esempio, du- rante l’apartheid in Sudafrica e il nazismo in Germa- nia, inserendo leggi ad hoc che proibivano espressa- mente i matrimoni interrazziali. Nel caso delle fami- glie e delle comunità, invece, gli strumenti usati va- riano (variavano) dalla negazione dell’eredità ai figli all’adozione di comportamenti ostili nei confronti del partner considerato «estraneo» e perciò non gradito. Queste attitudini e/o comportamenti da parte delle famiglie possono manifestarsi anche nel caso di part- ner «omogenei», quando la scelta del figlio/figlia non è particolarmente apprezzata. Però sono ancora più presenti nel caso delle coppie miste, a causa della maggiore evidenza delle differenze. Così, nonostante la crescente internazionalizzazione del mondo, lo svi- luppo di questo come «villaggio globale» e i sempre maggiori spostamenti delle persone, abbiano aumen- tato la possibilità di tali unioni, queste risultano an- cora suscitare perplessità e/o disapprovazione presso non poche società. D’altronde, qui entrano in gioco le regole endogamiche ed esogamiche che pre- cisano e classificano tutti i possibili/non possibili partner matrimoniali per i membri di ogni società. La visibilità della mixité inoltre - nella coppia prima e negli eventuali figli poi - e il fatto che l’«appartenenza razziale» sia un costrutto sociale con numerose, ra- mificate e pervasive conseguenze sull'organizzazione sociale degli spazi, delle risorse, delle aspettative, etc., costringe la coppia e poi la famiglia mista a stare sulla scena pubblica e a dare conto delle proprie scelte in modo molto più sistematico e diffuso ri- spetto ad ogni altro tipo di coppia. L’ATTEGGIAMENTO DELLA FAMIGLIA Secondo la professoressa Gaia Peruzzi dell’Univer- sità di Sassari, che ha sviluppato nel 2008 un'interes- sante e ampia ricerca sulle coppie miste in Toscana, «in questa sfida, in questa prova di coraggio nei con- fronti della famiglia e dell’ambiente circostante, si legge anche la speranza delle coppie miste, la pro- messa da parte di due individui di accogliere le pro- prie diversità, e di rapportarsi con una cultura altra rispetto a quella di origine». Nella ricerca viene inol- tre evidenziato che in Italia il ruolo delle famiglie - e particolarmente dei genitori italiani - nella vita delle coppie miste è molto importante, proprio perché dai giudizi delle stesse dipende spesso il grado in cui la coppia viene considerata come mista e perciò di- versa. Mentre - al contrario - dalla loro accoglienza e accettazione dipende in buona parte il processo di adattamento del partner straniero in particolare. L’importanza dell’atteggiamento e soprattutto del supporto delle famiglie italiane verso le coppie miste che vivono in Italia è particolarmente evidente poi- ché nel nostro Paese molti servizi di cura e di assi- stenza sociale ricadono direttamente sulle famiglie stesse. Grazie alla diffusione di una cultura che or- mai considera la libera scelta del partner un diritto individuale esplicitamente riconosciuto e praticato - almeno tra le generazioni più giovani -, le famiglie de- gli italiani intervistati nella ricerca, che hanno deciso di sposare o di convivere con un partner straniero, non si sono opposte (per lo meno apertamente) alla scelta dei figli: «Un’opposizione aperta di genitori e familiari di fronte alla decisione di un parente si con- figura, al giorno d’oggi, abbastanza remota, inattuale LE FAMIGLIE E LE SECONDE GENERAZIONI IL CAMMINO DELLA SOCIETÀ MULTICULTURALE Rifiuto e disapprovazione oppure accoglienza e accettazione: l’atteggiamento della famiglia verso il partner straniero del figlio/a è fondamentale per la sorte di una coppia mista. Il prevalere di un atteggiamento rispetto all’altro ha evidenti conse- guenze sociali. Decostruire stereotipi e pregiudizi serve infatti per favorire la nascita e lo sviluppo di una vera società multiculturale. Che ha nelle seconde generazioni - i figli degli immigrati nati in Italia - un tassello essenziale. DI C LAUDIA Z ILLI R AMÍREZ E V IVIANA P REMAZZI

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