Missioni Consolata - Aprile 2012

– fra i quali il figlio dell’ex-presi- dente Jomo Kenyatta, Uhuru – per omicidio, crimini contro l’u- manità, deportazione e persecu- zione sulla base di affiliazione politica, dall’altro diverse fonti, fra le quali un report della BBC, hanno segnalato circa due anni fa un tentativo di armarsi che alcuni Oggi, a quattro anni di distanza, il Paese si prepara a una nuova consultazione elettorale, prevista per la fine del 2012-inizio 2013, in un contesto certamente più di- steso e pacificato nel quale però i cittadini keniani rimangono guardinghi. Sebbene il forte desi- derio del paese di gettarsi alle spalle i traumi del 2008 nutra un ottimismo tutto sommato abba- stanza diffuso, nessuno si sente di escludere del tutto che lo spettro del conflitto inter-etnico torni ad aleggiare non appena la campagna elettorale dei candi- dati alla presidenza entri nel vivo. Contraddittori sono stati an- che i segnali in arrivo dal Kenya dal 2008 ad oggi: se, da un lato, il paese ha accolto in maniera tutto sommato equilibrata la recente decisione del Tribunale Penale Internazionale di incriminare quattro esponenti politici keniani gruppi della Rift Valley avrebbero perseguito acquistando fucili d’assalto AK 47 e G3. In questo contesto di fiducia pru- dente si inserisce l’iniziativa «Giovani Uniti per La Pace in Kenya», un progetto della durata di ventinove mesi che prevede l’organizzazione di forum per la riconciliazione in undici località del Kenya. L’obiettivo è quello di coinvolgere circa sedicimila gio- vani dei gruppi etnici che si sono scontrati nel 2008, in un pro- cesso di valutazione e riflessione comunitario sul conflitto post- elettorale per demistificare l’ele- mento etnico, riconoscere e indi- viduare le reali cause del con- flitto e cercare di rimuoverle at- traverso la collaborazione e il dialogo all’interno della comu- nità. Presi alla sprovvista «We were caught unaware» , (siamo stati presi alla sprovvi- sta). Padre Jacob Ndong’a non si dava pace, e con lui tutti i missio- nari presenti in Kenya, anche quando nel 2009 la situazione in- terna era in corso di normalizza- zione e la «Commissione per la verità, la giustizia e la riconcilia- zione», istituita dal nuovo go- verno, era al lavoro per investi- gare sui crimini commessi du- rante gli scontri. La mediazione internazionale dell’ex-presidente ghanese John Kufuor e dell’ex- segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, insieme alle pres- sioni della comunità internazio- nale, avevano portato già nel feb- braio del 2008 a un accordo fra Mwai Kibaki e Raila Odinga, che avevano formato un governo di coalizione nel quale i due rivali erano, rispettivamente, presi- Cooperando… 68 MC APRILE 2012 © Omwoyo Omwoyo - 2008 © Franco Cellana - 2008

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