Missioni Consolata - Aprile 2012

E ra da poco passato Natale quando l’opinione pubblica interna- zionale fu bruscamente strappata alla tranquillità delle feste dai primi notiziari che parlavano di centinaia di morti e migliaia di sfollati in tutto il Kenya, risucchiato in una tanto inspiegabile quanto cruenta spirale di odio e violenza interetnica all’indomani delle elezioni politiche del 27 dicembre 2007. Increduli, con il disastro ruan- dese del 1994 ancora negli occhi, gli osservatori cercavano di spiegare come potesse essere successo quello che unanimemente era ritenuto impossibile: che, cioè, un paese come il Kenya, non certo estraneo alle tensioni fra etnie ma dimostratosi fino a quel momento capace di ge- stirle, stesse sperimentando la stessa follia collettiva che si era vista all’opera in altri paesi africani e che si sperava superata e irripetibile. La crisi si chiuse il 28 febbraio del 2008, con l’accordo fra i due conten- denti, il presidente uscente Mwai Kibaki e l’oppositore Raila Odinga e la formazione di un governo di coalizione. Rimaneva da far luce sulle violenze perpetrate in quei due lunghissimi mesi di conflitto, il cui drammatico bilancio registrava più di mille morti e seicentomila sfol- lati costretti ad abbandonare le proprie case nel timore di essere at- taccati e massacrati da quelli che, fino a poche settimane prima, erano stati i loro vicini di casa. KENYA, UNITI PER LA PACE: RIPARTIRE DAI GIOVANI Riunire migliaia di giovani perché pos- sano discutere e con- frontarsi, liberare il campo dagli odi fra etnie, cercare le reali cause del conflitto e trovare una soluzione comunitaria. Questi gli obiettivi del progetto «Giovani Uniti per la Pace in Kenya» lan- ciato dai missionari della Consolata e dal- l’Associazione Africa Rafiki. Affinché la tragedia degli scontri post-elettorali del 2007 e 2008 non si ripeta e prevalgano il dialogo e la riconciliazione. Cooperando... MC RUBRICHE MCO Fondazione Missioni Consolata Onlus # Baraccopoli di Kibera, Nairobi, gennaio 2008, resti fumanti delle baracche distrutte durante gli scontri etno-politici istigati da- gli opposti schieramenti dopo i risultati delle elezioni del 27 di- cembre 2007. di Chiara Giovetti © Pamela Adinda - 2008

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