Missioni Consolata - Ottobre 2010

L ’ occasione dell’Africa è oggi quella di produrre essa stessa il cibo per gli africani, di passare dal deficit alimentare all’autosuffi- cienza e alla sovranità alimen- tare sostituendo le importazioni con i propri prodotti. Questa oc- casione si è venuta a creare per varie ragioni, tra le quali alcune sono strutturali (come lo svi- luppo industriale in Asia (1) , che fanno sì che i prezzi dei beni ali- mentari a livello mondiale stiano aumentando e che la produzione locale africana diventi competi- tiva rispetto alle importazioni. È oggi quindi conveniente per i go- verni africani promuovere la pro- duzione di cibo in Africa per ali- mentare gli africani, in primis i residenti nelle zone urbane, che sono quelli che scendono in piazza se i prezzi aumentano e fanno i colpi di stato se le cose non cambiano nelle città. UN GRANDE MERCATO Per avere un’idea dell’ordine di grandezza di questa occasione, uno studioso di sviluppo agricolo in Africa, Peter Hazell, stima, in un interessante articolo (2) , a 50 miliardi di dollari all’anno il mer- cato interno africano di prodotti alimentari di base (cereali, tu- beri, carne e latte). Un ammon- tare destinato a crescere nel tempo e attualmente superiore ALIMENTAZIONE DI ANDREA GHIONE DA O UAGADOUGOU Il mercato mondiale del cibo offre agli afri- cani una grande occa- sione: produrre loro stessi per alimentarsi. Migliorare il tenore di vita dei contadini, spin- gere l’industria nazio- nale, far crescere l’e- conomia, stabilizzare la politica. Questi al- cuni risultati possibili. Ma se i governi vende- ranno le terre agli stra- nieri, tutto questo non accadrà. SOVRANITÀ ALIMENTARE: IL BIVIO DELLO SVILUPPO L’AGRICOLTURA PUÒ SALVARE L’AFRICA?

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