Missioni Consolata - Settembre 2009

56 MC SETTEMBRE 2009 BHUTAN cambiamento in atto difficilmente contrastabile con decreti e imposi- zioni. Dagli aerei della Druk Air nel 2008 sono scesi quasi 18 mila turisti che importanomodelli di vita affasci- nanti per i giovani bhutanesi, il 40% dei quali ha meno di 20 anni. Il gho e la kira , i vestiti tradizionali per gli uo- mini e le donne imposti obbligato- riamente dal governo durante atti- vità pubbliche e nelle cerimonie uf- ficiali, sono dismessi appena possibile.Al loro posto vengono in- dossate magliette del Manchester U- nited e jeans attillati. Il tiro con l’arco, sport nazionale, sta per venire sop- piantato da attività più fisiche che mentali quali calcio, cricket e basket (il principe stesso gioca in una squa- dra di pallacanestro). TURISMO E INQUINAMENTO AMBIENTALE E CULTURALE Per far fronte alla crescente disoc- cupazione, che nelle città raggiunge il 30% della forza lavoro, il governo punta sul turismo, unica voce eco- nomica con un settore privato in e- spansione. I 200 dollari al giorno che ogni straniero deve pagare per visi- tare il paese dovrebbero selezionare un turismo d’ élite e intellettualmen- te rispettoso della cultura locale,ma questo non sempre è un fatto positi- vo. Il turismo dei ricchi non si accon- tenta degli alberghetti, di viaggiare sumezzi pubblici, di mangiare nei ri- storantini e i contatti con i bhutanesi sono estremamente limitati. Tutto questo impone al governo il miglioramento delle infrastrutture logistiche con le ricadute del caso. La costruzione di alberghi di lusso ri- chiede maggior consumo di risorse energetiche e idriche, nonché un notevole aumento di rifiuti che do- vranno essere trattati,mentre il viag- giare sumezzi privati implica una congestione del traffico con la ne- cessità di migliorare la rete stradale e un conseguente innalzamento dell’inquinamento. Come si concilierà tutto questo con la volontà di integrare lo svilup- po con il rispetto dell’ambiente? Per legge il 60% del territorio deve esse- re coperto da foreste,ma il vertigi- noso aumento demografico e il fat- to che il 40% delle case utilizza le- gna per cucinare e riscaldarsi,mette in serio pericolo la rigogliosa vege- tazione. E se il turismo è una fonte di inquinamento culturale e ambienta- le, tuttavia ancora relativamente controllato, visto che la maggior parte della popolazione ne è immu- ne, televisione e internet sonomezzi che più subdolamente entrano nelle abitazioni dei bhutanesi e ne cam- biano la mentalità. Si calcola che un terzo delle fami- glie del paese possieda un apparec- chio televisivo e che 40 mila perso- ne utilizzino internet. Il governo ha cercato di correre ai ripari criptando i canali, a suo parere, più offensivi verso la morale:Mtv, FashionTv e quelli che trasmettono il wrestling .A Paro, però, vedo diversi ragazzini i- mitare le mosse della lotta e, nell’iso- lata Ura, un bambino sfoggia orgo- glioso una maglietta serigrafata con l’immagine di John Cena. Le ragaz- ze, inoltre, recepiscono immediata- mente gli ultimi dettami della moda dalle copertine patinate delle riviste o dai film indiani proiettati al Luger Cinema di Thimphu. «Non sono contraria alle trasfor- mazioni. Una cultura per sopravvive- re deve adattarsi anche ai cambia- menti esterni - confida KunzanYe- shey, una scrittrice in erba incontrata a Punakha -.Ho però paura che non siamo ancora pronti.Ci sono troppi esempi che ci consiglierebbero di rallentare il processo di modernizza- zione». La grande paura di Yeshey si chiama storia e integrazione. INTOLLERANZA ETNICA Già alla metà degli anni ‘60 il Bhu- tan era entrato in una pericolosa spi- rale di violenza, quando l’allora pri- moministro, Jigme Palden Dorji, do- po aver varato delle riforme in campomilitare e religioso, fu assas- sinato in una faida tra la famiglia Dorji e il consigliere tibetano del Druk Gyalpo ,Yangki. La stessaYangki complottò dieci anni più tardi per assassinare il quartomonarca, appe- na incoronato. Ma sono gli sviluppi più recenti che hanno svegliato i bhutanesi dal loro sogno di vivere in una Shangri- La (utopico paradiso himalayano descritto nel 1933 da James Hilton nel romanzo Orizzonte perduto , ndr ). Dopo che, nel censimento del 1988, il governo scoprì con sgo- mento che i lhotshampa , l’etnia di origine nepalese, hinduista, di lin- gua nepali e concentrata nelle re- gioni meridionali, aveva raggiunto Arciere: il tiro dell’arco è uno sport caratteristico del Bhutan. Thimphu, donna in una fabbrica tessile.

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