Missioni Consolata - Maggio 2008

MISSIONI CONSOLATA MC MAGGIO 2008 39 menza. A ciò si aggiungono, nel tempo, i disturbi dell’attenzione, le crescenti difficoltà di atten- zione ed un deficit di memoria. Attualmente non ci sono dati suf- ficienti, per stabilire l’entità dei danni a distanza, per coloro, che hanno usato la cocaina per anni, ma poi si sono disintossicati, né siamo in grado di prevedere cosa succederà nel tempo ai figli di madri cocainomani. A tal propo- sito, uno studio compiuto negli Usa ha evidenziato che il 31% dei neonati della popolazione ur- bana è positivo, per la presenza di cocaina nel corpo. Teniamo presente che la cocaina passa fa- cilmente attraverso la placenta, quindi raggiunge il feto e si di- stribuisce nella sua circolazione. La cocaina esplica la sua azione vasocostrittrice sull’arteria om- belicale, riducendo l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive al feto; possono perciò verificarsi aborti spontanei, distacchi di pla- centa o parti prematuri. I bam- bini così esposti presentano basso peso alla nascita, ridu- zione delle dimensioni del cranio e del cervello e malformazioni al- l’apparato genito-urinario. Inoltre essi presentano riflessi meno validi, sono più irritabili ed interagiscono meno con l’am- biente. La cocaina è in grado di passare anche attraverso il latte materno, quindi, in caso di ma- dre cocainomane, l’allattamento al seno va rigorosamente sosti- tuito con quello artificiale. Infine la cocaina può produrre altera- zioni ormonali, come l’ipertiroi- dismo, l’ingrossamento delle ghiandole mammarie e l’impo- tenza nei maschi, l’amenorrea e la perdita di fertilità nella donna, nonché la ricerca di situazioni di tipo sessuale, caratterizzate da una forte trasgressività, per cui è quasi costante nei maschi il ri- corso a esperienze con i transes- suali. OPPIO, MORFINA, EROINA E ALTRI OPPIOIDI L’oppio deriva dal lattice del papavero sonnifero ( Papaver somniferum ), originario dell’area mediterranea. Esso contiene al- caloidi molto usati in medicina, come antidolorifici e calmanti, quali la morfina e la codeina. Attualmente si usano anche op- pioidi semisintetici, come l’e- roina e la buprenorfina o com- pletamente sintetici, come il me- tadone, la meperidina ed il fen- tanyl. L’oppioide più comune sul mercato illegale è l’eroina (diace- tilmorfina), che può essere as- sunta per via endovenosa, per bocca o inalata. G LI EFFETTI Gli oppioidi agiscono sul si- stema nervoso centrale. In parti- colare essi agiscono su un tipo di recettori cellulari, facenti parte del sistema oppioide endogeno, e su mediatori biochimici, le en- dorfine, normalmente presenti nel nostro organismo. In medi- cina, gli oppioidi funzionano si- multaneamente come analgesici e tranquillanti e vengono usati anche come antidiarroici e cal- manti della tosse. Effetti collate- rali frequenti sono la nausea ed il vomito, specialmente all’inizio, e la stipsi, che può diventare un serio problema. Gli oppioidi in- terferiscono solo in modo margi- nale con le funzioni intellettuali e con il coordinamento musco- lare. L’effetto dell’eroina dura 3- 6 ore, dopodiché la persona di- pendente deve ripetere la dose. La maggior parte delle persone, che fanno uso di oppioidi, come droga, non provano euforia, ma Foto drammatiche: il «buco» con siringhe d’eroina è il più pericoloso; per fortuna, è in diminuzione; i morti da eroina sono stati 234 nel 2007.

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