Missioni Consolata - Maggio 2008

DOSSIER 30 MC MAGGIO 2008 matori di eroina, mentre i giovani e i giovanissimi, che abitualmente consumano altre droghe, difficil- mente accedono ai Sert od a strut- ture analoghe. Peraltro, tra costo- ro il divario maschi/femmine, nei consumi, tende a ridursi. Le informazioni relative ai nuovi tipi di droga, nonché alla cocaina, derivano soprattutto dai sequestri delle partite di droga, che dimo- strano che l’entità del consumo di queste sostanze è in netta ascesa dall’inizio degli anni ’90. Non ci so- no dati sufficienti sui consumatori delle nuove droghe, tuttavia una stima fatta nella Conferenza na- zionale sulla droga a Genova, nel 2000, parla di circa 400.000 per- sone dedite all’uso di queste so- stanze in Italia. Viene da domandarsi perché ad un certo punto, nel corso degli an- ni ’90, l’eroina è stata in parte sop- piantata dalla cocaina e dalle nuo- ve droghe di sintesi. Una prima ri- sposta è quella della paura del contagio da HIV, il virus responsa- bile dell’AIDS, che si può contrar- re facilmente con la pratica dell’i- niezione per via endovenosa del- l’eroina; la cocaina, invece, si sniffa o si fuma e le pasticche di ecstasy si ingeriscono. PIÙ RESISTENZA, PIÙ AUTOSTIMA A differenza dell’eroina, che ha un effetto sedante e di estrania- zione dal mondo, la cocaina, le am- fetamine e l’ecstasy sono notevol- mente eccitanti, per cui aumenta- no la resistenza alla fatica fisica (consentono, ad esempio di balla- re per ore in discoteca, anche tut- ta la notte) ed inoltre aumentano l’autostima in quei soggetti, che I 3 MAGGIORI BUSINESS NELL ’ ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE Nell’era della globalizzazione i business della criminalità organizzata (anch’essa globalizzata e con una grande in- fluenza sull’economia cosiddetta legale attraverso il rici- claggio del denaro sporco) sono - stando ai dati dell’Onu - tre, in ordine d’importanza: ✔ il narcotraffico ✔ il traffico di esseri umani ✔ il traffico di armi. Dei 3 quello che attualmente presenta i tassi di crescita maggiori è il traffico di esseri umani, ma anche gli altri due non conoscono recessione. Il narcotraffico ha due grandi aree di produzione: l’Estremo Oriente per l’eroina (Afghanistan in primis, e dietro - nettamente distanziato - il cosiddetto «Triangolo d’Oro», cioè Myanmar, Thailandia, Laos) e l’America Latina per la cocaina (Colombia, Perù, Bolivia). La produ- zione della cannabis è invece più distribuita: Marocco, Tunisia, Albania, Libano, Pakistan, India, Nepal sono al- cuni tra i principali produttori. Da queste aree la droga passa ai paesi consumatori, in particolare agli Stati Uniti e all’Europa, ma anche Australia e Giappone ( vedi mappa di pagina 29 ). In loco, nei paesi di produzione, rimangono soprattutto dei sot- toprodotti, meno costosi ma altamente pericolosi. Attualmente i prezzi delle droghe tradizionali sono ca- lanti, vuoi per la notevole produzione (soprattutto dell’Afghanistan), vuoi per la concorrenza delle cosid- dette droghe sintetiche, di laboratorio. Il trend di crescita maggiore è quello della cocaina. I DATI ( UFFICIALI ) DELLA NARCOECONOMIA Secondo il Word Drug Report 2007 delle Nazioni Unite (Unodc), nel 2006 sono state prodotte 984 tonnellate di cocaina. Tre paesi andini sono ai primi 3 posti: la Colombia con 78.000 ettari coltivati e 610 tonnellate di cocaina; il Perù con 51.400 ettari e 280 tonnellate, la Bolivia con 27.500 ettari e 94 tonnellate. In questi anni, gli ettari coltivati sono diminuiti, ma la produzione complessiva è rimasta costante. Confrontiamo questi dati con la produzione di eroina, che come abbiamo visto è prodotta in Estremo Oriente e in Afghanistan in particolare. Qui secondo l’«Ufficio delle Nazioni Unite per le droghe e il crimine» (Unodc), la col- tura del papavero da oppio ha raggiunto la cifra record di 165.000 ettari. Da cui si sono prodotte 610 tonnellate di eroina, il 90 per cento del mercato globale. Al secondo posto nella classifica, c’è un paese di cui si è parlato molto alla fine del 2007: il Myanmar (Birmania). Secondo gli ultimi dati dell’Unodc, per la prima volta dopo anni, nel 2006 il Myanmar ha incrementato le pro- prie coltivazioni di papavero, divenendo - con il 5% - il se- condo produttore mondiale di oppio dopo l’Afghanistan (90%). Si calcola che, nel 2007, il prezzo medio dell’oppio afghano sia crollato a 100 dollari al chilogrammo (erano 500 nel 2006). P IÙ COCAINA , MENO EROINA Secondo i dati del governo colombiano (www.plancolom- bia.gov.co ), al 12 ottobre 2007 sono stati 44.944 gli ettari di coca sradicati manualmente. Nonostante ciò, la Colombia rimane saldamente in testa nella produzione di cocaina, il cui trend commerciale è, da alcuni anni, in ra- pida crescita al contrario dell’eroina (che è stabile o in leggera diminuzione). L’aumento della domanda è avvenuto soprattutto in Europa e in Italia, perché negli Stati Uniti il consumo - di gran lunga, il più elevato al mondo - si è stabilizzato. Attualmente, all’ingrosso, il prezzo della cocaina è ca- lante: si aggira attorno ai 41.000 euro al chilogrammo, mentre al dettaglio un grammo di cocaina costa tra i 60 e i 100 euro ( vedi tabellina ). Il successo della cocaina si deve ai suoi effetti euforizzanti ed attivatori (quindi diametral- mente opposti all’ottundimento provocato dall’eroina), che in una società schiacciasassi (cioè che ti pretende sempre reattivo, efficiente, produttivo) come l’attuale sono ben accetti. E IN I TALIA Secondo la relazione annuale della Direzione centrale dei servizi antidroga del ministero dell’interno (Dcsa), nel 2007 i morti per overdose sono stati 589. Il più giovane aveva 16 anni, il più vecchio 71. La maggior parte delle vittime - 234 su 589 - sono state causate dall’eroina, se- guite a distanze dalle vittime per cocaina (36). Questi numeri sono importanti, ma non da brividi. Ad esempio, le vittime sono quasi la metà dei morti sul la- voro (più di 1.000 nel 2007 in Italia).Tuttavia, i costi per la società nel suo insieme sono elevatissimi. Alla domanda se l’attuale regime proibizionista sia la risposta più ade- guata al problema non diamo una risposta. Ci limitiamo a fornire una tabella comparativa ( vedere a pagina 31 ) per tentare di capire meglio i due diversi approcci. P AOLO M OIOLA O FFERTA IN CRESCITA , PREZZI IN DISCESA La narcoeconomia: qualche dato

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