Missioni Consolata - Maggio 2008

MISSIONI CONSOLATA MC MAGGIO 2008 31 drugs , vanno forte solo tra i giova- nissimi, che le consumano soprat- tutto in discoteca, per potere tira- re al tardi, mentre la cocaina è con- sumata in una fascia d’età, che va dai 16 ai 60 anni e oltre. ■ per cui sono utilizzate da quelle persone, soprattutto donne, che vogliono dimagrire rapidamente, senza affrontare lo stress di una dieta o la fatica dell’attività fisica. Una droga, che invece non ha mai conosciuto alti e bassi, ma semmai un’impennata dei consumi negli ultimi anni, soprattutto tra i giova- nissimi, è la cannabis. Secondo un’indagine dell’ Health Behaviour in School-aged Children , un gruppo di ricerca coordinato dal prof. Franco Cavallo, dell’Uni- versità di Torino, il 31% dei ragaz- zi di 15 anni, attualmente, fa uso di cannabis, associandola a fumo e ad alcol, mentre il 20% dei gio- vani in questa fascia d’età è dedi- to anche all’uso di altre droghe. Va detto che tra quest’ultime, l’ecsta- sy e consimili, le cosiddette dance normalmente non sarebbero in grado di affrontare determinate si- tuazioni, poiché si sentono inade- guati. C’è ancora un altro aspetto: co- caina ed amfetamine inibiscono notevolmente il senso della fame, E ROINA : da 30 a 40 euro a dose (3-5 mg di so- stanza) C OCAINA : da 60 a 100 euro al grammo C ANNABIS : da 5 a 10 euro a dose A CIDI E ALLUCINOGENI : circa 15 euro per «francobollo» E CSTASY : 15-25 euro per pasticca Il listino dei prezzi L EGALIZZAZIONE ✔ fine del mercato nero delle droghe ✔ drastica riduzione del business del narcotraffico at- tualmente in mano a multinazionali mafiose, che ge- stiscono profitti enormi e non rintracciabili da parte degli stati ✔ drastica riduzione delle violenze private - scippi, ra- pine, furti, omicidi - conseguenza del fatto di doversi procurare la droga ✔ ingente riduzione della spesa pubblica che gli stati sono costretti a sostenere per combattere il mercato nero delle droghe: con il vigente regime proibizioni- sta le forze dell’ordine impegnano tempo e risorse pubbliche per contrastare il mercato nero delle dro- ghe, con risultati spesso non adeguati agli sforzi; con il vigente regime proibizionista il sistema giudiziario è impegnato a smaltire e l’apparato carcerario è pe- rennemente in crisi a causa di prigioni piene di dete- nuti legati al mercato nero delle droghe (piccoli spac- ciatori-consumatori) ✔ possibile aumento delle entrate fiscali, se le so- stanze fossero tassate come si fa per l’alcol ✔ riduzione generalizzata della corruzione: un mer- cato illegale come quello attuale ha bisogno di un va- sto apparato di corruzione a livello politico e di forze dell’ordine ✔ controlli sui prodotti e conseguente diminuzione delle sostanze adulterate o tagliate male ✔ riduzione della necessità da parte dei produttori di immettere continuamente sul mercato sostanze di- verse, meglio trasportabili e meno rintracciabili ai controlli ✔ si risolverebbe il problema dei piccoli contadini - come i campesinos che coltivano la coca in Bolivia, Perù e Colombia o gli afghani che coltivano il papa- vero da oppio -, che pagano con la miseria propria e dei familiari le politiche di eradicazione forzosa. P ROIBIZIONISMO ✔ senza leggi proibizioniste, calerebbero i prezzi delle sostanze e, di conseguenza, aumenterebbero i consuma- tori ✔ senza leggi proibizioniste, cadrebbero le remore di ca- rattere sociale (non ci sarebbe più il timore della stigma- tizzazione, del rifiuto da parte della collettività) e, di con- seguenza, potrebbero aumentare i consumatori ✔ senza leggi proibizioniste, ci sarebbero problemi di ordine etico-morale: è giusto che gli stati non tutelino a priori la salute psicofisica dei propri cittadini? Lotta alle droghe: legalizzazione o proibizionismo? Confronti «eretici» (a cura di Paolo Moiola)

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