Missioni Consolata - Maggio 2008

MYANMAR nergia elettrica, a giacimenti di gas naturale, carburante di economie che per sostenersi devono fagocitare milioni di metri cubi di idrocarburi. ANTIPASTOPER ILTURISMO Per non parlare del fascino esotico che le pagode e le culture di semi- sconosciute etnie tribali emanano nell’immaginario collettivo.Una manna per i tour operator , smaniosi di presentare ad annoiati vacanzieri nuove esperienze, nuove terre «ine- splorate», nuove avventure da decla- mare ai colleghi e agli amici. Sull’onda delle proteste internazio- nali scaturite dalla repressione del governo, le agenzie di viaggi si sono trovate costrette, loromalgrado, a so- spendere i tour nel paese. Per anni, il boicottaggio, decretato dagli Stati U- niti e dall’Unione Europea, era stato aggirato,ma il drastico calo di preno- tazioni dei viaggi in Myanmar da par- te dei turisti, ha indotto numerose a- genzie a depennare dal catalogo un nome che sarebbe divenuto per lo meno scomodo.Ma, come sempre accade, appena l’indignazione popo- lare è scemata e l’attenzione si è spo- stata altrove, le pagine che presenta- no le meraviglie del paese sono ri- comparse. Magari aggiungendo una quota destinata a qualche progetto L’ aereo della Thai atterra all’ae- roporto di Yangon. Sono pochi mesi che manco dal Myanmar, eppure, appena uscito dalla carlinga, noto già qualcosa di differente ri- spetto all’ultima visita: la hall degli ar- rivi e delle partenze è nuovissima, ap- pena inaugurata, in attesa di ospitare turisti e uomini d’affari che, per ora, tardano ad arrivare. «Ma è solo que- stione di tempo - afferma un impren- ditore singaporeano, incontrato du- rante il breve viaggio da Bangkok -. Le economie mondiali non possono ignorare un paese ricco e pratica- mente vergine come il Myanmar». L’uomo d’affari ha ragione: quanto potrà resistere il mercato, sempre alla disperata ricerca di nuove opportu- nità di investimenti, prima di spartirsi questo lembo di terra paradisiaco? Più di 600 mila kmq disseminati di o- gni primizia terrena, pronta a trasfor- marsi inmoneta sonante: dalle pietre preziose alle foreste di tek, da fiumi impetuosi, potenziali generatori di e- Reportage dal paese asiatico «normalizzato» (cfr. MC, dicembre 2007) A 7 mesi dalla repressione delle proteste contro il regime militare il paese è tornato alla «normalità»: monaci deportati o imprigionati, abbuffata di affari in barba all’embargo, opposizione divisa, minoranze etniche in fermento, generali al potere più vecchi. Un futuro più democratico dipenderà dal cambio di generazioni, sia tra i militari che nei partiti... Cina e India permettendo. COL FAVORE DELLE STELLE Testo e foto di Piergiorgio Pescali

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