Missioni Consolata - Gennaio 2005

sumano già prodotti geneticamente modificati. Noi abbiamo posto delle domande a ricercatori ambientali ed economici, a scienziati di qui, che non hanno interesse a vedere la propria gente scomparire. Quando avranno risposto, potremo accettare o respingere gli Ogm. Noi, leaders contadini, non vogliamo che s'introducaqualcosa cbe possa essere un pericolo. Per esempio, la tecnologia degli armamenti: chiedo ai paesi che la utilizzano di fermarsi, non è utile all'uomo. Se A sinistra, mercato in un villagg;o del Burkina faso. Sotto, l'approvvigionamento de/f'acqua è sempre un problema delfa popolazione burkinabé. Il25 novembre 2004, durante il XSummit della Francofonia tenuto di Ouagadougou, le testate 24 Heures e Le Patriote di Abidjan (Costa d'Avorio) sono state insignite del premio «libera espressione». Erano presenti i rispettivi direttori dei due quotidiani: i giornalisti Abdoullaye Sangaré e Méité Sindou. Si tratta di un premio per la libertà di stampa, creato nel1991 dall'Unione della stampa francofona (Upf) in collaborazione con rAgenzia internazionale della francofonia, Radio France lnternational e TV5. le redazioni dei due quotidiani sono state saccheggiate e date alle fiamme il4 novembre scorso, durante le violenze che hanno devastato la capitale economica della Costa d'Avorio. le distruzioni sono state perpetrate dai «patriotti», le milizie del presidente laurent Gbabgo, le stesse che hanno guidato le violenze xenofobe. «Mentre i nostri colleghi in patria ci hanno girato le spalle - afferma Sangaré, arrivato fortunosamente a Ouagadougou -, il premio è arrivato all'improvviso come un segnale forte di solidarietà internazionale. Ci ha risvegliati e dato coraggio per reagire>>. Sangaré e Sindou hanno dichiarato che tenteranno la pubblicazione di un tri-settimanale. le testate si sono messe insieme e hanno coraggiosamente pubblicato un numero unico, distribuito gratuitamente, intitolato «Noi rifiutiamo di morire». Marco Bello l'umanità smettesse di produrre armi, sarebbe un bene anche per noi. Invece, si continua. Le potenze non vogliono che si fabbrichi la bomba atomica, ma la posseggono e conti · nuano a petfezionarla. L'un1anità deve riflettere su.Ue tecnologie e poi scegliere. È quello che stiamo cercando di fare per gli Ogm. Ci sono tecnologie nocive, che tanno gli interessi delle grandi potenze e, quindi, si continua a sviluppare. Che siano Ogm, armi o altro. L'ho detto a Washington: i paesi ricchi non sono contenti se non vedono la miseria dell 'Africa nelle loro televi - sioni, i morti di Aids, gli immigrati che partono e lasciano a morire i ]oro figli. Immagini forti. Dobbiamo superare questo. È ottimista sul futuro del movimento contadino in Africa? Sì. Noi, Le.aders attuali , dobbiamo capire che non potremo cambiare tutto. Dobbiamo Lavorare per for - mare i nostri successori, in modo tale che questa lotta continui. È una lotta sincera, dell' uomo, [M j dell~ agricoltore: la sua ar- 1 C ma e la zappa. --

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