Missioni Consolata - Ottobre 2021

A ll’inizio del quattordice- simo capitolo del libro dell’Esodo troviamo il popolo ebraico in una situazione scomodissima: du- rante la tragica notte in cui sono morti i primogeniti egiziani e si è celebrata la prima pasqua, tutti sono partiti per fuggire dalla «terra di schiavitù». Tutti: uomini, donne, bambini, anziani, be- stiame... non può certo trattarsi di una carovana veloce. Sap- piamo soltanto che, dopo quella che potrebbe sembrare una pe- regrinazione senza meta (Es 14,2-3), il popolo si trova stretto tra due minacce: davanti il mare, alle spalle il faraone, che si è pentito di averli lasciati partire e ha deciso di inseguirli per ricon- durli in schiavitù o sterminarli. Non sembra esserci via di scampo. SENZA SCAMPO? Conosciamo bene questa pa- gina, che si risolverà con l’aper- tura delle acque del mare da parte di Mosè, con il popolo che attraversa i suoi fondali all’a- sciutto e con l’esercito egizio che, mentre insegue, viene tra- volto dalle acque che tornano al loro posto. È una scena grandiosa, epica, anche crudele, che non a caso conclude quasi sempre le pre- sentazioni «cinematografiche» della vicenda di Mosè. Il fatto però che, giunti a questo di Angelo Fracchia, biblista COSÌ STA SCRITTO ♦ IL LIBRO DELL’ESODO un cammino di libertà MC R giugno. In questo caso, però, a essere poco probabile è l’anne- gamento dell’esercito egiziano. Come succede per il percorso esatto seguito dagli ebrei nel deserto e nel Sinai, o per la loca- lizzazione precisa del Sinai stesso, dobbiamo accontentarci di ipotesi, alcune delle quali più convincenti, ma che devono es- sere tutte subordinate alla con- vinzione che, per chi ha scritto il libro, non era importante cosa era accaduto storicamente e come, ma il senso della vicenda. A questo punto, possiamo an- che continuare a leggere ipotesi e argomentazioni (alcune molto interessanti), ma sapendo che, per interpretare correttamente il libro, dobbiamo fare attenzione a ben altro. L’ORA DECISIVA Il libro dell’Esodo racconta que- sta vicenda come centrale per il popolo d’Israele, ma non la narra al solo scopo di far cono- scere a Israele il suo passato, piuttosto per mostrare che la di- namica di quello che avvenne nell’uscita dall’Egitto è vera sem- pre, nella vita di ogni credente. Verrebbe da pensare, addirit- tura, che sia una dinamica vera non solo per i credenti nel Dio biblico, ma per chiunque si fidi di qualcuno o qualcosa. Il popolo ebreo ha assistito, dap- prima quasi da spettatore, alle vicende di Mosè. Certo, era dalla sua parte, non era un pub- blico neutrale, però sostanzial- mente non aveva neppure of- ferto a Mosè un grande soste- gno. Nella notte di pasqua aveva, in- vece, dovuto prendere una deci- sione. Dapprima più «leggera», punto della vicenda, il libro del- l’Esodo non sia ancora arrivato a metà, suggerisce che il ragiona- mento biblico è probabilmente più complesso e meno superfi- ciale, e prende in considera- zione che la libertà miracolosa- mente donata non è e non può essere l’ultima parola. Ma su questo torneremo più avanti. Intanto leggiamo come avviene l’evento poderoso. CHE COSA ACCADDE DAVVERO? Tanto poderoso e solenne che non può che far sorgere la do- manda su che cosa sia davvero, storicamente, accaduto. Davvero possono essere fuggite dall’Egitto e aver peregrinato nel deserto per quaranta anni sei- centomila persone (Es 12,37: e senza contare i bambini)? Facile per gli archeologi far no- tare che avrebbero dovuto la- sciare qualche traccia in una terra che, con la poca pioggia che riceve, cancella solo molto lentamente i segni di ciò che su- bisce. Davvero possono essersi aperte le acque di un mare profondo, per far passare un intero, nume- roso (e lento) popolo, mentre l’e- sercito che lo inseguiva vi mo- riva? C’è chi giustamente se- gnala che quello che noi tradu- ciamo come «Mar Rosso» è in ebraico «Mare delle canne», il che farebbe pensare piuttosto a qualche acquitrino poco profondo. Non sarebbe impossibile imma- ginare, a quel punto, che il «forte vento da oriente» (Es 14,21) possa essere lo khamsin , una specie di scirocco caldo e secco che in Egitto si alza tra marzo e IL MARE (Es 14,1-15,21) 32 ottobre 2021 MC

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=