Missioni Consolata - Giugno 2021

cesso ha bisogno di più tempo. Intanto almeno non sacrifica il suo avvenire politico nel breve periodo». Suo feroce oppositore è Ace Magashule, segreta- rio generale dell’Anc che guida una fazione del partito legata a Zuma. «Il presidente ha chiesto a Mashule e altri di dimettersi dai loro incarichi di partito. Ma questi non ne hanno intenzione. Si andrà allo scontro che potrebbe arrivare alle aule del tribunale. È un momento molto delicato», sostiene padre Pearson. «C’è un gruppo di per- sone nell’Anc che difende la democrazia. Ci sono alcuni veterani del partito che dicono: “Questa gente sta buttando tutto quello per cui abbiamo lottato e siamo finiti in carcere”. Per cui appog- giano Ramaphosa affinché faccia pulizia». «Fortunatamente in Sudafrica abbiamo istitu- zioni molto indipendenti: il sistema giudiziario, la stampa, la libertà accademica, il diritto di or- ganizzarsi e criticare il governo. Sono tutte cose che stanno ancora funzionando molto bene. E noi come chiesa stiamo appoggiando queste isti- tuzioni, affinché la democrazia resti forte». Migranti africani? No grazie Il Sudafrica, essendo una delle economie più im- portanti del continente, attira molti africani dei paesi confinanti, e non solo, alla ricerca di lavoro e di una vita migliore. Padre Pearson si occupa della tematica: «La legislazione e la Costituzione in Sudafrica su migranti, rifugiati e richiedenti asilo è abbastanza liberale, sulla carta. Nella pra- tica c’è la tendenza a ridurre le possibilità e i di- ritti della gente che viene nel paese. Non sappiamo quanti siano, ma si stima intorno ai 4 milioni da altri paesi africani, dei quali la mag- gior parte ha passato la i confini di stato illegal- mente, evitando i posti di frontiera». Atti di xenofobia ricorrente occupano spesso le cronache. «Le cause sono molte, tra le quali complesse ragioni storiche. Uno dei motivi è il lavoro. Il tasso di disoccupazione nel paese è di circa il 32%, ovvero una persona su tre non la- vora, senza contare i sotto occupati, che sono un’altra categoria. La gente pensa che i pochi la- vori che ci sono siano minacciati dai migranti, i quali sono disposti a lavorare per salari più bassi e per più tempo, non appartenendo a sindacati. In realtà analisi e studi mostrano che non è esat- tamente così», sostiene Pearson. «Anche a livello governativo, ci sono molti se- gnali, nelle politiche e nelle leggi, di chiusura verso gli stranieri, principalmente nei confronti degli africani. Per un europeo o un indiano, ve- nire a vivere in Sudafrica non è così difficile, mentre per un nero africano sì. La chiamiamo esclusione strisciante, ovvero attuata poco alla volta». Molti migranti fanno dei lavori, creano piccoli business, come la vendita di bevande e frutti per strada, altri hanno competenze e trovano lavoro in aree nelle quali i sudafricani non sono qualifi- cati. «Vengono nella speranza che qui le cose siano un po’ migliori, perché nei loro paesi se la passano male, ad esempio in Zimbabwe. Sap- piamo che ci sono circa due milioni di zimbab- wesi che vanno e vengono dal Sudafrica. Alcuni lavorano sei mesi poi tornano indietro. Prendono i rischi per venire qui, perché nel loro paese non c’è nulla. Molti migranti però arrivano e non tro- vano lavoro, così aumentano il numero dei po- veri», conclude padre Pearson. La pandemia che preoccupa Il lockdown a causa della pandemia è stato rigido in Sudafrica e solo adesso è meno restrittivo. «La pandemia è sotto controllo ma c’è molta preoc- cupazione per una terza ondata, a causa delle varianti e della stagione invernale che si avvi- cina», indica padre Pearson, «inoltre è chiaro che l’economia non può affrontare un altro lockdown duro». Il nostro interlocutore termina con un monito: «L’anno prossimo ci sarà il congresso dell’Anc. Ramaphosa dovrebbe essere rieletto dal partito. In quell’occasione i falchi sperano di farlo fuori». Marco Bello Qui: il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, a colloquio con l’infermiera prima della vaccinazione anti Covid 19, Cape Town, 17 febbraio 2021. giugno 2021 47 South Africa 50 MC Nel mondo della politica è difficile togliere la corruzione, perché chi è dentro si è abituato a beneficiarne. “ © Gianluigi Guercia /A P

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