Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2021

Padre Gottardo Pasqualetti, postulatore generale della causa di Giuseppe Allamano, il 7 ottobre 1990, saluta e ringrazia papa Giovanni Paolo II per averlo dichiarato «beato». * presenza viva 78 gennaio-febbraio 2021 MC E così, anche padre Gottardo Pasqualetti ci ha lasciati improvvisamente in questo infelice tempo del coronavirus che ci aveva portato via, pochi mesi fa, un altro «esperto» dell’Alla- mano, padre Francesco Pavese (che abbiamo salutato proprio da queste pagine). Se ne è an- dato in punta di piedi, lasciando col cuore gonfio di tristezza la famiglia dei missionari e mis- sionarie della Consolata, che ne rimpiangono l’intensa vita, tutta dedicata alla Liturgia e all’in- segnamento, ma soprattutto alla postulazione della causa del nostro padre fondatore e della nostra sorella Irene Stefani. E, avendo celebrato, proprio il 7 ottobre scorso, il trentesimo anniversario della beatificazione dell’Allamano, sfogliando l’album di quella festa di famiglia del 1990, non possiamo, ora, non soffermarci, con nostalgia, su una immagine nella quale padre Gottardo, proprio in veste di po- stulatore, salutava e ringraziava, a nome nostro, il santo papa Giovanni Paolo II. «Influencer» di santità Postulatore, o meglio, «Influencer» Brillante nella sua intelligenza, padre Pa- squaletti (Dino, per gli amici) era riuscito a svolgere numerosi e importanti incarichi di responsabilità, che sembravano ritagliati su misura proprio per lui; incarichi che lui ca- ratterizzò con la sua straordinaria capacità di lavoro e da doti non comuni: professore di vasta e profonda cultura liturgica; oratore capace di incantare con la sua travolgente parola; «segretario» o presidente di assem- blee, che riusciva a disincagliare dalle secche della discussione con la sua capacità di sin- tesi, «colorata» da un’ironia furba e mirata; missionario (ahimè, solo in patria) dallo sguardo lungimirante e realista al tempo stesso… Doti e doni profusi soprattutto nel suo inca- rico di «Postulatore generale», anche se po- chi, forse, sanno chi sia e cosa faccia un po- stulatore. Per usare, allora, un termine più alla moda (in inglese, come sempre!), po- tremmo definire padre Pasqualetti come «Influencer» (!), cioè «un professionista do- tato di carisma, autorevolezza, competenza, capace di “influenzare” e convincere il suo pubblico» (così si legge nel dizionario delle «nuove professioni»). Per capirci: il giovane Carlo Acutis, beatificato pochi mesi fa, ad Assisi, è stato definito, in alcuni titoli di giornale, «L’influencer di Dio». E chi, meglio di padre Pasqualetti, con tutto il suo bagaglio di straordinarie doti potrebbe essere ricordato come «influencer di san- tità»? Colui che ha saputo «scaldare il cuore» di tanti, in un settore di cui era diventato

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