Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2021

Cina e Xinjiang A ffinché i progetti di sviluppo vadano a buon fine, occorre che lo Xinjang sia stabile e sicuro. E in questo campo l’esperienza di Chen Quan- guo, segretario del Partito nella re- gione autonoma, è esattamente quel che Xi Jinping cerca. Alla fine del 2016, gli uffici della Pubblica sicurezza dello Xinjiang hanno iniziato a reclutare Uiguri come assistenti di polizia. I can- didati venivano allettati dagli alti stipendi (sino a tre volte quello che guadagnava mensilmente un uiguro). Inoltre, l’altissima disoccupazione giova- nile, in particolare tra neolaureati nelle università provinciali garantiva un ampio e costante bacino di manodopera da cui attingere tra gli strati medio alti della popolazione. Molti di coloro che sono stati scelti per il nuovo lavoro si sono ritrovati a controllare direttamente i loro stessi conterranei scendendo nelle strade, frequentando i mercati, sorvegliando i vicini di casa o di quartiere. Si sono spesso dovuti spen- dere a convincere i loro conoscenti, amici, pa- renti ad accettare la campagna «Diventare una famiglia», lanciata da Pechino, e ospitare nelle loro stesse case quadri di partito per almeno cin- que giorni ogni due mesi. Questi quadri hanno il compito di verificare l’affidabilità delle famiglie e di identificare eventuali elementi sospetti. Altri Uiguri, invece, sono stati assoldati per una di PIERGIORGIO PESCALI A sinistra: bambini in una scuola cinese per Uiguri a Yarkand. Qui sotto: ronda di militari per le strade di Kashgar. Pechino recluta giovani uiguri come assistenti di polizia. “ LA DERIVA TECNOLOGICA Quando sorvegliare diventa oppressione Forze di polizia, ma anche controlli biometrici e intelligenza artificiale. Nello Xinjiang si stanno sperimen- tando tecniche di tracciamento e identificazione molto invasive.

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