Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2021

funghi, esclama: «Vado all’altra Assaga, torno presto». Abbandonando il loro villaggio natale, le vittime di Boko Haram speravano di trovare nel campo di Assaga un posto sicuro dove sopravvivere. Ma la realtà è un’altra: l’accampamento viene preso di mira dai miliziani, per- ché a difesa diretta della strut- tura non c’è nessuno. Le infiltra- zioni, al fine di reclutare nuove forze, sono prassi comune. Spesso all’appello manca qual- cuno o perché misteriosamente ucciso o perché rapito. Nel se- condo caso le vittime sono so- prattutto donne. Mancano ser- vizi igienici e corrente elettrica, e così, di notte, per fare i propri bisogni, occorre allontanarsi ed esporsi a pericoli. Proprio come accaduto a Jamilah, la cugina di Mussa. «Se non l’hanno sgozzata - è certo Mussa - l’hanno fatta loro schiava». Sul versante nigeriano di Assaga, Mussa ha visto la morte in faccia. «Ci avevano ra- dunati tutti davanti al pozzo. Ci accusavano di essere dei tradi- tori, di avere denunciato la loro presenza alle autorità. Ma non era vero. Hanno imbracciato i fucili e hanno iniziato a spararci contro, all’altezza della testa. Quel giorno sono morte almeno venti persone. Quei Bons hom- mes erano ragazzi dai quattor- dici ai vent’anni». Mussa è riu- scito a scappare riportando però una profonda ferita sul fianco, frutto di un rapido incon- tro con la lama del machete di un jihadista. NIGERIANO O TERRORISTA? Una giovane donna si fa avanti. Si chiama Atikah, è anche lei ni- geriana e vuole parlare. «La prima volta che vennero a casa nostra mi chiesero perché mio marito non fosse in moschea. Io risposi loro che non lo sapevo e se ne andarono via. Vennero una seconda volta. Risposi la stessa cosa. Alla terza risero, con un’espressione crudele in metro ai lati dello stradone asfaltato che conduce all’aero- porto di Diffa. Da una parte c’è Assaga Niger, terra di sfollati ni- gerini, e dell’altra Assaga Nige- ria, dei profughi nigeriani. Una divisione ormai interiorizzata dai locali. Così, quando qualcuno attraversa la strada, magari per acquistare del latte in polvere in una delle bancarelle sorte come A MC Qui: ritratto di una donna nigerina nella regione di Diffa, estremo Est del paese. A destra: alcune donne nel campo profughi di Assaga, nei pressi di Diffa, Niger. Sotto: un gruppo di bimbi nel campo profughi di Assaga. * * * 17 gennaio-febbraio 2021 MC

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