Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2020

Padre Francesco Pavese nel santuario della Con solata guarda il «coretto» (in alto a destra) dove pregava il beato Allamano quand’era in vita. * presenza viva 80 agosto-settembre 2020 MC Il tesoro dello scriba P adre Francesco Pavese è stato chia- mato a ricoprire la carica di postula- tore generale dell’Istituto nel 2002 ed è rimasto in tale incarico fino a raggiungere gli ottant’anni, quando, secondo le norme della Congregazione dei santi, un postula- tore deve cedere il posto a una persona più giovane. Padre Pavese si era dedicato, dunque, al compito di postulatore con entusiasmo, svolgendolo con molta efficacia e creatività e prestandosi volentieri, dovunque venisse richiesto, per Esercizi spirituali, ritiri men- sili e conferenze sul beato Allamano. Non si contano i viaggi fatti, anche all’estero, allo scopo di animare, soprattutto i missionari e le missionarie della Consolata, sul fonda- tore. I suoi articoli, pubblicati sulle riviste italiane dei nostri Istituti, venivano poi tra- dotti in più lingue, per renderli accessibili a più persone possibili. E qui, l’immagine che mi viene in mente è quella presentata da Gesù, dopo il racconto di alcune sue parabole: «Ogni scriba, dive- nuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche» (Mt 13,52). Con la passione e la competenza che lo ca- ratterizzavano, il nostro postulatore si mise, dunque, ad «estrarre dal tesoro» nascosto dell’Istituto, informazioni e notizie antiche, dando loro vita e rendendole nuove e at- traenti, soprattutto alle giovani generazioni di missionari e missionarie. Degni di menzione particolare sono due pubblicazioni fatte durante il decennio in cui fu postulatore. La prima è l’accurato e minuzioso lavoro, fatto con suor Angeles Mantineo, sulle conferenze del fondatore per rispondere alla richiesta del Capitolo ge- nerale di rendere più «comprensibile» (so- prattutto nel linguaggio), la «Vita Spiri- tuale» del fondatore. Il libro usciva alle stampe nel 2007, con il titolo «Così vi vo- glio», tradotto, poi, in cinque lingue diverse. Altra opera divulgativa fu la pubblicazione di «Giuseppe Allamano, uomo per la mis- sione», (sempre in collaborazione con suor Angeles), un lavoro geniale, che rispondeva almeno a tre esigenze: fare conoscere tutto il materiale fotografico relativo all’Allamano e ai luoghi da lui frequentati; fare emergere episodi, luoghi e persone che raramente ve- nivano evidenziati nelle biografie e che ave- vano giocato un ruolo importante nella sua vita; e, infine, usare uno stile giornalistico, così da attirare alla lettura anche persone meno abituate a opere impegnative. Il risul- tato? Un volume di quasi 300 pagine, scor- revole e tipograficamente accattivante, molto ben curato. Ma penso che il lavoro a cui p. Pavese ha dedicato più tempo sia stata la lettura, at- tenta e costante, di tutto il materiale pre- sente nell’Archivio generale dell’Istituto.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=