Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2020

E ntrato nel campo da una delle poche strade prin- cipali, mi ritrovo in un la- birinto di vicoli bui. Allun- gando le braccia posso toccare gli edifici su entrambi i lati. I vi- coli creano un senso di intimità e di comunità. Camminando tra le viuzze, posso ascoltare conver- sazioni, musica e il suono dei te- levisori. La notizia dell’arrivo di uno sconosciuto corre veloce- mente. Insieme al senso di co- munità è forte anche il senso del controllo sociale. PALESTINESI E SIRIANI Burj El Barajneh è un campo profughi palestinese situato nella periferia Sud di Beirut, la capitale del Libano. Fu fondato nel 1948 dopo la «Nakba», ter- mine che in lingua araba signi- fica «catastrofe», quando i pale- stinesi furono costretti a fuggire dalle loro case e dai loro villaggi. Costruito su un chilometro qua- drato di terra per ospitare 10mila rifugiati, oggi ne ospita circa 50mila, compresi alcune mi- gliaia, soprattutto donne e bam- bini, fuggiti dalla guerra in Siria. Burj El Barajneh è un campo profughi a lungo termine. Le strade sono vicoli drappeggiati da un groviglio di fili elettrici e tubature dell’acqua. I bambini giocano e vanno a scuola sotto questo «tetto» pericolosamente È uno dei campi profughi più pericolosi del Libano. Dove rifugiati palestinesi e siriani sono «incarcerati» e abbandonati senza speranza. Burj El Barajneh Testo e foto di Daniele Romeo www.iviaggididan.it MC R Portfolio I VIAGGI DI DAN 66 agosto-settembre 2020 MC In questa pagina: immagini dal campo di Burj El Barajneh a Beirut con Mariam Saar, fonda- trice della Women Program Associa- tion molto attiva nel campo ( nella foto in alto a destra ). * intrecciato sopra le loro teste e molto spesso ad altezza uomo. Ci sono decine di decessi ogni anno per elettrocuzione. L’ACCESSO AL CAMPO Gli stranieri hanno bisogno di un permesso speciale per entrare nel campo. La Ong palestinese che mi ha invitato, me lo ottiene facilmente dal Mukhãbarãt , il servizio di intelligence dell’eser- cito. Questo mi permette di muo- vermi liberamente in entrata e uscita. Il sistema dei permessi scoraggia i curiosi e aiuta le au- torità a monitorare la popola- zione. Nello stesso tempo fa percepire il campo come una grande prigione a cielo aperto nel bel mezzo di una città co-

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