Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2020

47 agosto-settembre 2020 Bulgaria ed Europa N el 2004 l’Unione europea allargò in una sola notte i suoi confini inglo- bando dieci nuovi paesi, tra cui sette appartenenti all’ex blocco sovietico. Nel 2007 altre due nazioni, Bulgaria e Romania, entrarono a far parte dell’Unione portando a 27 il totale dei paesi aderenti. I motivi che sostennero tale decisione furono di- versi, non ultimo il tentativo di diluire i contrasti interni tra gli stessi stati fondatori che stavano minando l’unità continentale. L’allargamento era però anche un modo per evi- denziare la superiorità del mondo occidentale e dell’economia capitalista su quello orientale ad economia socialista. La «Cortina di ferro» era stata valicata e l’Unione europea aveva prevalso sulla Russia. Una vittoria storica che voleva es- sere ribadita dall’assimilazione di nazioni un tempo alleate di Mosca e dal tentativo di isolare il Cremlino. A tre lustri di distanza sono in molti a lamentare che la politica intrapresa da Bruxelles tra il 2004 e il 2007 è stata, se non fallimentare, per lo meno improduttiva. I paesi dell’Est faticano ad integrarsi al sistema Europa e, specialmente con la cosiddetta crisi dei migranti, tra il 2015 e il 2016 le divergenze all’in- terno dell’Unione si sono accentuate sino a ge- nerare un blocco dell’Ovest e un blocco dell’Est che si è aggiunto alle divergenze già esistenti tra paesi del Nord Europa e paesi del Sud, o del ba- cino del Mediterraneo. Anche in questo caso le cause addotte sono diverse. La differenza della struttura industriale e del sistema economico, accentuatosi a partire dal 1945, è quella più evi- dente, ma vi è anche una diversità culturale de- terminata dalla storia, dalla posizione geografica, dal differente alfabeto: latino per l’Ovest, cirillico per l’Est con una variante intermedia per gli alfa- beti ceco, polacco e ungherese. Non ultima la di- versità religiosa, che si innesta su quella storica: la Chiesa ortodossa ha profonde radici nella cul- tura slava e, si sa, non ha mai avuto buoni rap- I PAESI DELL’EST E L’UNIONE EUROPEA Soltanto per soldi Tra il 2004 e il 2007, nove paesi dell’ex blocco sovietico entrarono a far parte dell’Unione europea. All’epoca c’erano alcune motivazioni politiche. Oggi il fallimento di quell’allargamento è davanti agli occhi di chi vuol vedere. di PIERGIORGIO PESCALI Qui sopra : Sofia, Museo d’arte socialista: busto di Marx davanti a manifesti che celebrano Stalin. La crisi dei migranti ha accentuato le divergenze tra Ovest ed Est Europa. “

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