Missioni Consolata - Giugno 2020

Luigi Orione, canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 2004, ha fondato la Piccola opera della Divina Provvi denza dedicata all’apostolato della carità tra i giovani, i poveri e i lavoratori. Sono caratteristici dell’istituto i «piccoli Cottolengo don Orione», centri di educazione e riabilitazione per malati e portatori di handicap. * 77 giugno 2020 MC E, siccome di don Orione già se ne era parlato tra noi sacerdoti del santuario, appena ci tro- vammo insieme raccolti nell’ora della refe- zione, mi presi la libertà di interrogare il no- stro rettore quale impressione avesse riportata dalla visita di don Orione. Ed egli, quasi pre- muroso di farci conoscere un santo sacerdote, già tanto benemerito della Chiesa, subito ri- spose: “Don Orione mi ha fatto subito l’im- pressione di un uomo di Dio, investito del dono, della prerogativa di un vero ed auten- tico fondatore di un ordine religioso, che farà del gran bene nella Chiesa. Avendomi poi ac- cennato don Orione a difficoltà, insorte già fin dai primordi della fondazione dell’opera sua, cercai di incoraggiarlo a continuare... ché, le difficoltà, le contraddizioni ed anche qualche incomprensione dei buoni, erano e saranno sempre il marchio delle opere di Dio. Tiriamo avanti, caro don Orione - gli dissi - nell’opera intrapresa, sicuri che il Signore, che ce l’ha af- fidata, non mancherà del suo aiuto, e avanti con la vicendevole promessa di preghiere per noi e per i nostri congregati, fidenti nella Di- vina Provvidenza e nell’aiuto della santissima Vergine, di poter fare un po’ di bene”». Il pensiero di Orione su Allamano La stima che don Orione aveva per il canonico Allamano la possiamo arguire da una minuta di lettera che lui stesso gli scrisse, o intendeva scrivergli, dopo la partenza dei primi missio- nari della Consolata per il Kenya (1902), in un momento molto critico della sua esperienza di fondatore: «Veneratissimo Signore e fratello nel nostro caro Padre e Signore Gesù Croci- fisso, facciamo una cosa sola la casa della Consolata per le sante missioni e questa po- vera baracca? Perché mi pare che questa cosa sarà una consolazione per la Madonna, e così alcuni buoni soggetti e qualche buon chierico desideroso di andare alle missioni, ci an- drebbe per mano della Madonna, e così io sta- rei anche più tranquillo ed essi sicuri di an- dare bene. Dunque, o mio buon fratello, vi prego di pregare un po’ davanti alla Madonna e se vi pare che questa cosa sia nei disegni...». Non è certo se l’Orione abbia spedito questa lettera e neppure se intendesse fare una pro- posta di fusione o di collaborazione tra i due istituti. Unica cosa sicura che emerge dalla mi- nuta della lettera è l’apprezzamento di don Orione per il nostro fondatore. Concludo con quanto scrisse don Carlo Pensa, secondo successore di don Orione, nel 1954, nella lettera postulatoria per la beatificazione di Allamano: «I documenti provano che il ri- fiorire dell’ideale missionario del nostro fon- datore don Orione risale al periodo in cui egli poté avvicinare a lungo il can. Allamano». Non c’è dubbio che san Luigi Orione abbia ammirato lo spirito missionario del beato Al- lamano e che da esso abbia ricevuto un im- pulso per sé e per la sua congregazione. padre Francesco Pavese* San Luigi Orione. * (*) Domenica 3 maggio, padre Francesco Pavese ci ha lasciati per il Paradiso. Con la sua predicazione e i suoi scritti, per lunghi anni ci ha fatto conoscere e amare il beato Allamano. Dal cielo, assieme al nostro fondatore, ha promesso di benedirci tutti. E, come lui desiderava, cantiamo il Magnificat in ringraziamento al Signore per la sua vita consacrata al servizio dell’Istituto e della Chiesa intera.

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