Missioni Consolata - Giugno 2020

La signora Loredana Mondo mentre offre la sua testimonianza sul beato Allamano. * presenza viva 78 giugno 2020 MC Il 14 febbraio 2020, nel secondo giorno del triduo in preparazione alla festa del beatoGiuseppe Allamano, Loredana Mondo, laica missionaria della Consolata, insegnante elementare, ha offerto la sua testimonianza sul significato della presenza dell’Allamano nella sua vita. Giuseppe Allamano: ha fatto della sua vita un dono A nni fa, quando ho conosciuto le mis- sionarie e poi i missionari della Con- solata, mi sono chiesta che cosa ci fosse in loro che mi attirava e, in modo forse un po’ semplicistico, mi sono risposta l’accoglienza ricevuta e il sentirmi «casa» con loro. In realtà, in questi anni di cammino di con- divisione del carisma, mi sono resa conto che quegli aspetti che inizialmente mi ave- vano colpito, avevano delle radici molto più profonde della semplice cortesia. Il cono- scere e il cercare di approfondire l’origine di tutto ciò, mi ha portata a scoprire la figura di un uomo che, ricevuto un grande dono dallo Spirito, ha fatto della sua vita un dono per gli altri. È difficile riuscire a dare una definizione su chi sia per me il beato Allamano poiché, come uomo di Dio, racchiude in sé un grande tesoro che in questi anni mi si è ri- velato un po’ per volta e che scopro sempre di più ogni volta che ho occasione di leggere qualcosa su di lui o posso sentire testimo- nianze di chi lo ha conosciuto o di chi vive il suo carisma. Ci sono tre aspetti che mi colpiscono in modo particolare: - lo sguardo sempre fisso in Dio - l’accoglienza della persona e la capacità di agire - lo spirito di famiglia. Per il fondatore, il rapporto con Dio, con la Parola e con la Consolata erano centrali nella sua vita: questa sua grande confidenza e certezza che la sua vita fosse costante- mente accompagnata e che l’Eucarestia fosse il suo punto di partenza e di arrivo per ogni cosa, era ciò che dava la giusta dimen- sione ad ogni suo atteggiamento, ad ogni sua scelta. La sua familiarità con la Conso- lata poi era tale da coinvolgere la Madre di Dio in ogni sua scelta, anche quelle appa- rentemente più insignificanti, proprio come un figlio fa con una madre. È dal suo sguardo sempre fisso in Dio, dal suo sentirsi consolato che nasce l’urgenza di portare l’annuncio di Cristo Figlio missio- nario del Padre, fino agli estremi confini della terra, con quello zelo di prima qualità per la salvezza delle anime che, come dice lui «viene dall’amore di Dio e solo dall’a- more di Dio». L’accoglienza della persona e la capacità di agire Il beato Allamano sapeva lasciare nella me- moria e nel cuore di chi lo incontrava un se-

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=