Missioni Consolata - Giugno 2019

comunista, che vuole edificare una Chiesa indipendente dalla Santa Sede. «Se non vi iscrivete, distrug- giamo tutto», avrebbe detto un funzionario. (AsiaNews) VATICANO TRATTA P er cercare i modi di contrasta- re la tratta di persone e fare rete tra tutte le realtà ecclesiali che lavorano su questi temi si è svolta dall’8 all’11 aprile, a Sacro- fano la Conferenza internazionale sulla tratta di persone. I parteci- panti, divisi in 18 gruppi, hanno la- vorato su aspetti diversi: la tratta a scopo di sfruttamento sessuale, il lavoro schiavo, il traffico di organi, il matrimonio coatto, la mendicità, la servitù nel lavoro, nuove forme di schiavitù che utilizzano la tec- nologia. I gruppi dovevano rispon- dere a una sola domanda: «Come affrontare insieme le sfide di que- sta particolare forma di tratta?». A fine convegno sono arrivati oltre 500 suggerimenti. Un filo comune tra tutte le proposte è la grande i- gnoranza di fronte al fenomeno. Di qui l’importanza della comunica- zione per sensibilizzare la gente su questa piaga dell’umanità. (Sir) un abbandono precoce degli studi. «La scienza è la chiave per il futu- ro di questi ragazzi», ha detto il frate francescano a Dubai durante la consegna del premio che am- monta a un milione di dollari, gra- zie al patrocinio dello sceicco Mohammed Bin Rashid Al Mak- toum, vice presidente e primo mi- nistro degli Emirati arabi uniti e governatore di Dubai. Oltre a in- segnare, padre Tabichi ha creato un «Club della Pace» per ricucire le tensioni fra le molte etnie del villaggio, ha convinto i genitori delle ragazze a non obbligarle a contrarre matrimoni precoci e ha insegnato metodi di coltivazione più adatti a sopportare la siccità che sta colpendo quest’area del Kenya, la Rift Valley mettendo a repentaglio la sopravvivenza di numerose famiglie. (Vatican Insider) CINA DISTRUZIONE DI CHIESE A ncora chiese demolite. Questa volta ad essere rasa al suolo è una chiesa a Qianyang nella dioce- si di Fengxiang. I fedeli locali han- no tentato in tutti i modi di proteg- gerla dalla demolizione, tuttavia i tentativi sono stati vani. Il 4 aprile scorso l’edificio, che aveva al piano superiore una sala per la messa e al piano terra un ambulatorio gra- tuito per i poveri, gestito da suore è stato demolito con un bulldozer scortato dalla polizia. Anche il santuario di Mujiaping nella stessa diocesi di Fengxiang, è a rischio di- struzione. All’appuntamento si so- no presentati 600 funzionari del governo cinese che hanno trovato ad attenderli 200 fedeli, appostati sulla scalinata che porta alla chie- sa per difendere il santuario. «Sia- mo disposti a dare la nostra vita», ha detto uno di loro. Ma lo stillici- dio non è finito: i funzionari hanno annunciato di voler distruggere al- tre tre chiese nella zona. La violen- za che sta travolgendo le chiese di Fengxiang ha una precisa ragione, confermata dai fedeli: le autorità vogliono che i luoghi, le persone, i sacerdoti e il vescovo appartenga- no all’Associazione patriottica, l’organismo di controllo del Partito I missionari della Consolata hanno assunto la cura pastorale di Matete-Segama, una località a 10 km dalla città di Ki- sangani (più di un milione d’abitanti) con l’obiettivo di costruirvi una parrocchia dotata di chiesa, casa parrocchiale e scuola. La città con le sue periferie, va sempre più popolandosi a causa dell’esodo rurale dovuto spesso alla ricerca di maggior sicurezza di fronte alle guerre ricorrenti. La popolazione è eterogenea, composta da diverse tribù. Ogni fa- miglia conta dai cinque ai sette figli, l’economia domestica è povera. Agricoltura, pesca e piccolo commercio sono le principali attività di sussistenza. L’aumento della popolazione pone il problema dell’erogazione dei servizi di base: sa- nità, scolarizzazione, vita sociale. Per sensibilizzare e rendere partecipe la popolazione a questo progetto, si è iniziato, a partire dallo scorso gennaio, a celebrare la messa domenicale sul terreno di Matete-Segama. La gente ha liberato il terreno da erbacce e arbusti e ha costruito un ca- pannone per il forno dei mattoni. La gran parte della popolazione è cattolica, ma deve racco- gliere e rispondere alla sfida delle sette e delle chiese evangeliche sempre più aggressive. La co- struzione della chiesa, della scuola e la presenza fissa dei sacerdoti a Matete-Segama sarà un va- lido aiuto per la crescita umana, culturale e spiri- tuale della popolazione. Imc RDCongo: la nuovamissione aMatete-Segama GIUGNO2019 MC 9 MC R Matete-Segama (RD Congo) - Celebrazione eucaristica là dove sorgerà la nuova chiesa parrocchiale. #

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