Missioni Consolata - Giugno 2019

GIUGNO2019 MC 39 D Per ripristinare la fotosintesi clorofilliana necessa- ria per mantenere l’equilibrio naturale, nel 2013 la Norwegian environment agency ha proposto la rifo- restazione di 100mila ettari di terreno per i succes- sivi venti anni che, una volta completata, potrebbe rimuovere 1,8 milioni di tonnellate annue di CO 2 nel 2050 12 . Per accelerare l’accrescimento del tronco fino ad un 10-15%, i laboratori di ricerca norvegesi hanno sviluppato un programma di modificazione gene- tica che, sommato alle tecniche di inseminazione, potrebbe permettere di stare al passo con il pro- gramma di assorbimento dei gas serra senza au- mentare la superficie boschiva del paese. Naturalmente questa tecnica invasiva ha riscon- trato l’ostilità di numerose organizzazioni ambien- taliste: Turid, dell’associazione radicale (e per molti versi cospirazionista) GreenWarriors di Bergen af- ferma che «Il 75% dei nuovi semi utilizzati per la so- stituzione degli alberi abbattuti in Norvegia sono geneticamente modificati. In questo modo le politi- che ambientaliste del nostro paese sono un pallia- tivo per permettere comunque alle compagnie che contribuiscono all’aumento delle temperature mon- diali di continuare a operare le loro politiche di- struttive». La critica di Turid ha un fondo di verità, ma la realtà norvegese ci offre una visione molto più variegata che è osservata con interesse da molti attori internazionali: nel 2015 le energie rinnovabili rappresentavano il 46% dell’energia totale fornita al mercato norvegese. Certamente la bassa densità di popolazione e la ricchezza del territorio (il 40% dell’energia utilizzata è idroelettrica 13 ) gioca un ruolo determinante nel successo del modello Nor- vegia, che comunque è ancora lontana dall’esclu- dere le fonti fossili dalla sua dipendenza energetica (il petrolio fornisce il 36,8% dell’energia e il gas na- turale il 18,2% 14 ). Al tempo stesso l’utilizzo di fonti naturali permette alla nazione di avere un prezzo al consumatore tra i più bassi in Europa nonostante una tassazione del 38%: 38 euro/MWh (megawattora) contro i 54 euro/MWh che paga un italiano 15 . Così, nonostante un norvegese consumi 5,20 «Ton- nellate di petrolio equivalente» (Tep) ogni anno contro una media europea di 4,11, l’impatto ambien- tale diretto è inferiore rispetto ai cittadini del Vec- chio continente 16 . Elettrico sì, ma senza incentivi Una delle principali azioni espresse dal governo di Oslo per contenere e ridurre l’impatto ecologico nella nazione è stata quella di sostenere l’uso del- l’auto elettrica (Ev) mediante un programma di in- centivi statali, introdotti sin dalla fine degli anni Novanta per aiutare lo sviluppo della Kewet, una macchina elettrica prodotta da una fabbrica da- nese che nel 1998 era stata venduta alla norvegese Elbil Norge As 17 . Nel 1997 le macchine Ev 18 hanno ottenuto l’esenzione completa dai pedaggi stradali, nel 1999 dal pagamento dei parcheggi (dal 2017 la gratuità è a discrezione di ogni municipalità), dal 2001 l’esenzione dell’Iva e dal 2009 vengono tra- sportate gratuitamente sui traghetti. Qualcosa però sta cambiando anche nel paese: nel 2018 il 31,2% delle nuove auto vendute in Norvegia era Ev e Phev (auto ibride) 19 , con queste ultime in costante ascesa 20 . Lungi dal rappresentare una co- scienza ecologica popolare, le auto Ev vengono comprate per una questione economica più che ambientale: il 63% dei norvegesi che hanno un’auto completamente elettrica ha anche una seconda auto ibrida o a combustibile fossile. I motivi sono diversi: in primo luogo lo sviluppo del sistema delle colonnine di ricarica che, pur essendo il più capillare d’Europa, è ancora insufficiente per rendere indipendente la circolazione sull’intero ter- ritorio. Al 2 aprile 2019 in Norvegia vi erano 12.612 ricariche (di cui 2.361 a carica veloce, 616 dedicate alla Tesla supercharges 21 ); un incremento impor- tante rispetto al 2011 (allora c’erano 3mila colon- nine), ma che non segue quello delle vendite e que- sto ha disincentivato l’acquisto di auto esclusiva- mente Ev 22 . NORVEGIA

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