Missioni Consolata - Giugno 2019

26 MC GIUGNO2019 I l 22 marzo scorso, in un mo- mento nel quale il centro del Mozambico è stato devastato dal ciclone Idai che ha colpito in modo indiscriminato le persone, le città e i loro beni, si è celebrato il 27° anniversario del martirio dei catechisti laici di Guiúa. Inoltre, si è chiuso in maniera po- sitiva il processo diocesano per la loro beatificazione e si è quindi aperta la fase romana con il tra- sferimento alla Congregazione per le cause dei santi di tutto il materiale istruttorio raccolto in diocesi. Vogliamo dunque ricordare i cate- chisti martirizzati a Guiúa nel 1992 ( cfr MC, dossier, 3/2002) e, inol- tre, offrire un omaggio ai laici ca- techisti e missionari del Mozam- bico che anche oggi spendono la loro vita, spesso in condizioni diffi- cili e pericolose, perché Cristo sia annunciato e tutti gli uomini rice- vano la salvezza. I catechisti in tempo di prova Dobbiamo sottolineare due carat- teristiche importanti della Chiesa mozambicana durante il periodo che va dal 1975, data dell’indipen- denza nazionale, al 1992, data del- l’accordo di pace. Da una parte abbiamo una chiesa sotto un regime marxista, una chiesa spogliata dei suoi averi e del suo essere. Dall’altra una chiesa nella guerra civile, una chiesa martirizzata. IL PROCESSODI BEATIFICAZIONE DEI MARTIRI DI GUIÚA Quei santi sconosciuti Era il 22 marzo 1992, ventitré catechisti furono assassinati da un gruppo di uomini armati. Si trovavano nel centro catechistico di Guiúa per formarsi al loro ministero. Qualche anno prima, nel 1987, un altro catechista aveva subito la stessa sorte nello stesso luogo. Oggi si è conclusa la prima parte del processo di beatificazione che li riguarda. © AfMC Marco Bello MOZAMBICO di OSÓRIO CITORA AFONSO MC A

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