Missioni Consolata - Giugno 2019

GIUGNO 2019 MC 13 Verso le elezioni Oggi il Guatemala vive un periodo storico particolarmente delicato. Con le elezioni alle porte (previste a giugno, vedi box) sono aumen- tati gli assassinii di attivisti mentre regna l’impunità. Nel settembre scorso la popolazione ha manife- stato pacificamente per cacciare il presidente della repubblica, l’at- tore comico Jimmy Morales, retto dalla casta militare. Juana ci racconta: «Negli ultimi otto mesi in Guatemala c’è una si- tuazione politica molto grave, pe- ricolosa, in particolare per la vita degli attivisti dei diritti umani. Gra- zie a un percorso durato molti loro diritti, e non le vedano come qualcosa di normale. Un lavoro che abbiamo fatto fino dal 2007. Nel 2009 abbiamo avuto dei fondi dal programma di emergenza della Cooperazione italiana in Guatemala, con i quali abbiamo fi- nanziato la costruzione di una “ Defensoria ”. Questa, nel 2010, è stata messa a disposizione delle donne ixil, ma anche di altre donne nei municipi vicini, e pure sulla costa, perché molte donne ixil si sono spostate dalla loro terra di origine. Abbiamo mantenuto la comunicazione con loro per ap- poggiarle là dove vivono. Il lavoro che fa la Defensoria è dare appoggio psicologico, legale, di orientamento e accompagna- mento a chi subisce violenza di ge- nere. In seguito a una ricerca che abbiamo realizzato sulle violazioni dei diritti umani a livello della re- gione ixil, abbiamo visto che è im- portante allargare l’intervento ai diritti umani generali, evitando di rimanere solo sui diritti della donna e su come appoggiare le donne per farle uscire dalla vio- lenza. Si è allargato lo spettro per coinvolgere diversi settori della so- cietà civile e verificare la conflit- tualità che si ha nel comune». MC A anni si è arrivati a unire la società civile organizzata. Nei tribunali si stanno realizzando processi sulle responsabilità stori- che per quello che il popolo del Guatemala, e in particolare il po- polo ixil, ha vissuto nei 36 anni di conflitto armato. Nello scorso autunno è stato evi- dente questo risultato: una presa di coscienza della popolazione che ha manifestato per esigere giusti- zia e il rispetto dei propri diritti. Per questo motivo c’è una rea- zione molto forte degli attori e dei responsabili coinvolti nei massacri durante la guerra. Ad esempio nel 2013, il 10 maggio c’è stata una sentenza di condanna con giudizio di genocidio, e poi una seconda sentenza nel settembre 2018 sui responsabili esecutori. Nel percorso di ricerca della giusti- zia e di uscita dal silenzio, le donne hanno giocato un ruolo da prota- goniste. Sono le donne che hanno testimoniato, donne che sono state torturate, violentate e sotto- messe ad azioni di interesse dell’e- sercito. E quelli che governano oggi il nostro paese sono ex mili- tari. Questo ha complicato la si- tuazione, e in Guatemala, l’anno scorso, come riporta il rapporto dell’Udefegua ( Unidad de protec- cion a defensores y defensoras de derechos humanos , Guatemala ) ci sono stati 25 assassinii di difenso- Sotto : il presidente Jimmy Morales, circon- dato da alti ufficiali dell’esercito, annuncia la sospensione della Cicig (Commissione internazionale contro l’impunità in Guate- mala) il 31/08/2018. A destra : donne ixil con i loro figli nella piazza centrale di Nebaj, Quiché. #

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