Missioni Consolata - Aprile 2019

APRILE2019 MC 9 Consolata, consacrati alla missione, questo è un dovere assoluto. Guai a noi se non annuncia- mo il Vangelo (1 Cor 9:16). La zona dove lavorere- mo è un territorio ad gentes . Su 100 persone solo otto sono cristiani. E di più come fanno ve- dere le statistiche, il Ma- dagascar è uno dei paesi più poveri del mondo. I missionari della Con- solata in Madagascar hanno come loro patro- na, la beata Sr. Leonella Sgorbati, suora missio- naria della Consolata, martire che nella sua vi- ta ha saputo amare sen- za misura. È stata beati- ficata l’anno scorso a Piacenza in Italia. Baba Godfrey Msumange da Nairobi, 21/02/2019 missionari della Conso- lata in questa terra. Ad attendere l’arrivo di padre Godfrey Msuman- ge, consigliere generale della Consolata per il continente dell’Africa, a nome dell’istituto, c’era- no rappresentanti di tut- ta la chiesa locale: il ve- scovo, il vicario, i sacer- doti, i religiosi ed i laici. Nella santa messa cele- brata la sera dello stesso giorno nell’isola di Nosy Be, padre Godfrey ha an- nunciato ufficialmente l’apertura dell’istituto in Madagascar. «È signifi- cativo che questo accada proprio il 29 gennaio. In- fatti, esattamente 118 anni fa nasceva l’istituto dei missionari della Con- solata. È lo stesso fonda- tore che oggi vuole che nasca questa avventura missionaria qui nell’isola rossa, Madagascar», ha sottolineato. La nostra presenza per il momento sarà nella dio- cesi di Ambanja. Per cir- ca un anno, i tre missio- nari incaricati di questa apertura impareranno la cultura ed in modo spe- ciale la lingua malgascia, ospiti del vescovo mons. Rosario Vella, salesiano. E lungo l’anno si sce- glierà una delle missioni tra le due individuate: Beandrarezina e la peri- feria della città di Ant- sohihy. I protagonisti, che per questioni burocrati- che non hanno ancora potuto partire per il Ma- dagascar, ma che parti- ranno a breve, sono di tre nazionalità diverse. Si tratta di padre Kizito Mukalazi, dalla diocesi di Masaka in Uganda, che prima lavorava in Kenya, padre Jean Tuluba, dalla diocesi di Wamba, in RD Congo, che prima lavo- rava nell’Amazzonia in Brasile, e padre Jared Makori, dalla diocesi di Kisii in Kenya, alla sua prima destinazione. I tre iniziano questa mis- sione dopo un anno di preparazione, che ha a- vuto il suo culmine il 27 gennaio presso la par- rocchia di Kahawa West, dove hanno ricevuto il lo- ro mandato missionario. Perché iniziare l’avventu- ra missionaria in Mada- gascar? È una delle do- mande che tanti si fanno. Semplicemente perché siamo cristiani, consa- crati alla missione, ed al- la missione ad gentes secondo lo stile consola- tino. La nostra vocazione come cristiani, e ancora di più, come consacrati alla missione, è quella dell’annuncio. Se la notizia è buona, perché trattenerla per noi stessi? È fondamen- tale condividerla. È nel nostro Dna condividere, annunciare la buona no- vella soprattutto in que- gli ambienti dove non è ancora arrivata, dove la vita vale meno, dove il donatore della vita Gesù Cristo è sconosciuto. E per noi missionari della MC R Qui a sinistra: i tre missionari inviati in Madagascar sono ( da sinistra ) i padri Kizito, Makori e Tuluba, nella chiesa di Kahawa West a Nairobi il giorno del loro mandato. Sotto a sinistra : la diocesi Am- banja nel Nord del Madaga- scar. Qui sotto : padre Godfrey (il terzo da sinistra) ricevuto all’aereoporto Nosy Be dal ve- scovo e da una delegazione della chiesa locale. # Ambanja Beandrarezina Antsonihy

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