Missioni Consolata - Aprile 2019

giorata è stata eliminata, mentre la ridotta è stata divisa in due: mi- nima al 4% sui prodotti di primis- sima necessità e ridotta al 10% su un ristretto numero di prodotti alimentari. Ma l’aspetto più in- quietante è che l’ordinaria è pas- sata al 22%. Insomma anche sul fronte delle imposte indirette si è assistito a un inasprimento fiscale per la massa dei contribuenti e un salvacondotto per i contribuenti più ricchi che sui panfili pagano la stessa aliquota Iva che si paga sulle biciclette. La sensazione ge- nerale è di un graduale ritorno al passato, quando il grosso del get- tito fiscale era coperto dalle im- poste sui consumi. Oggi il sor- passo delle imposte indirette sulle dirette non è ancora avve- nuto, ma ci siamo vicini, dal mo- mento che le prime contribui- scono al 34% del gettito fiscale e le seconde per il 35% mentre il ri- manente 31% è coperto dai con- tributi sociali (la parte di salario trattenuto dalle imprese per ver- samenti ai fini previdenziali). Dove soffia il vento Il vento pro ricchi soffia (pur- troppo) in tutto il mondo e ovun- que si assiste a misure di detassa- zione dei redditi più alti con l’ine- vitabile conseguenza che la ric- chezza si concentra sempre di più nelle mani di pochi. L’Ong Oxfam non si stanca di dirci che l’1% più ricco del mondo detiene il 46% della ricchezza privata mondiale, mentre il 50% più povero possiede solo lo 0,7%. E anche in Italia il fos- sato è profondo: il 13% più ricco detiene il 51% del patrimonio pri- vato con l’1% che controlla l’11,7%, mentre il 37% più povero detiene appena il 3%. Per restrin- gere la forbice, serve un sistema fiscale più progressivo e capace di colpire le fortune accumulate an- che grazie ai favori fiscali verso i più ricchi. Nel 1953 Eisenhower, presidente repubblicano degli Stati Uniti, applicò un’aliquota del 92% sugli scaglioni di reddito su- periori ai 400mila dollari, 3 milioni e mezzo al valore di oggi. Dunque, «l’equità nella solidarietà» invo- cata dalla nostra Costituzione è possibile. Basta volerla. Francesco Gesualdi perché introdusse l’Iva , l’imposta sui consumi, in forma più razio- nale. All’inizio erano previste tre aliquote: ordinaria, ridotta e mag- giorata. L’ordinaria, al 12%, si ap- plicava sulla generalità dei pro- dotti. La ridotta, al 6%, si appli- cava su alcuni prodotti di base. La maggiorata, al 18%, sui prodotti di lusso. Ma, nel tempo, la mag- E la chiamano economia 74 MC APRILE2019 la ridotta progressività e il man- cato cumulo, scopriamo che i sog- getti con redditi superiori a 600mila euro, circa 10mila contri- buenti, nel 2016 hanno goduto di un regalo fiscale di oltre 4 miliardi di euro. La riforma del 1973 varò novità importanti anche rispetto alle im- poste indirette, principalmente © CADTM - Italia © CADTM - Italia

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