Missioni Consolata - Aprile 2019

che se i cristiani conti- nuavano ad andarci per pregare. Ma era proprio ridotta male, diventata la casa dei pipistrelli, senza banchi o arredamento li- turgico. Nel ristrutturar- la abbiamo constatato che l’intelaiatura del tet- to era fatta con enormi travi di palissandro. Par- lando con padre Arturo mi disse che furono rica- vate dalla foresta di Fu- ghaloro (una delle prime missioni della Consolata in Mozambico). Le travi venivano portate sulle spalle da un centinaio di operai da oltre 120 km di distanza. Avevano co- struito anche tre case: u- na per i missionari e due per le suore. Poi un di- spensario e otto casette per la formazione dei ca- techisti che studiavano a Mangonha per due anni e dopo passavano a Guiúa, alla scuola per catechisti, per altri tre 6 MC APRILE2019 Cari mission@ri anni. Insomma, hanno dato un’impronta solida e meravigliosa dove essi sono passati. A Man- gonha hanno pure fatto una enorme piantagione di palme da cocco, e a- ranci, limoni e pompel- mi, tutto per alimentare se stessi e la popolazio- ne, specie per i bambini. Poi avevano canalizzato l’acqua del fiume. Aveva- no fatto anche una vasca (che ho trovato ancora funzionante) per disin- LA FORMULA PADRE LERDA Rev. padre Gigi, ho raggiunto una età, do- ve sono maggiori i ricor- di, che le nuove aspetta- tive. Nel cuore sono ri- masti nove splendidi anni vissuti nell’Istituto Mis- sioni Consolata, prima a Bevera (Co), poi a Varallo Sesia (Vc). Credo di ricor- dare quasi tutti i volti di padri, suore, assistenti e compagni. Usando le pa- role di papa Francesco, dette il 1° novembre, posso dire di aver avuto al fianco molti veri «santi poveri», di quelli che non si arrampicheranno mai sulle colonne del Berni- ni. Non ebbi il loro coraggio e la loro fede. Sono usci- to, ho lavorato, ho for- mato una bellissima fa- miglia e, ora, mi trovo nonno a tempo pieno, con una nipotina di tre anni e mezzo e due ge- mellini di 15 mesi. Ho un nodo di riconoscenza, che vorrei alleggerire. Per mitigare la lacuna, ho provato a dedicare a padre Attilio Lerda (1929-2011), mio profes- sore di matematica (e con lui, a tutti coloro che hanno cercato di inse- gnarmi, non solo a usare penna e calamaio, ma anche un modo di vita) la formula principale, al- meno così la ritengo, di una ricerca matematica, sia pure modesta, che ho completato dopo otto du- ri anni di lavoro da pen- sionato e dopo 45 anni di abbandono dei libri. Sono tre formule. La pri- ma , che dovrebbe indivi- duare se un numero è numero primo, l’ho dedi- cata alla mia nipotina Matilde. La seconda , che costruisce e dà ordine lo- gico a tutti i numeri pri- mi, l’ho chiamata «for- mula padre Lerda» ed è ovviamente dedicata a lui. La terza , che indivi- dua i fattori primi di tutti i numeri, l’ho chiamata fettare le mucche, es- sendo quella una zona di pastori. L’impronta dell’Allamano io sono riuscito a co- glierla nel profondo. Certo erano tutti sacer- doti giovanissimi così pu- re le suore, per cui le fa- tiche non le misuravano. Nella gente ho trovato ancora forte la devozione all’Eucarestia e alla SS. Consolata. Tutto questo che vi ho descritto è la minimissima parte delle missioni che la Consola- ta ha aperto e della grande formazione e de- vozione che ancora ho trovato. Ringrazio il Si- gnore di aver sperimen- tato un carisma così me- raviglioso e travolgente. Poi non per ultimo lo sti- le di famiglia che ho sco- perto in alcuni padri, co- me padre Tavares che mi ha seguito paternamen- te, e i padri Alceu (Aga- rez), Carlo (Biella), Ga- briele (Casadei), Sandro (Faedi) e fratel Pietro (Bertoni) che non passa- vano mai da queste parti senza entrare nella mis- sione per un saluto. A me questi esempi u- mani, cristiani e sacer- dotali mi hanno lasciato un grande desiderio di i- mitazione e di stima. Prometto che porterò sempre in me questi e- sempi così luminosi e caritatevoli ed umani per il mio apostolato in Italia. Ma devo dire che il cuore è nelle missioni e con i missionarie e missiona- rie della Consolata. Don Carlo Donisotti 16/02/2019

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=