Missioni Consolata - Aprile 2019

54 MC APRILE2019 In alto : balsas (barche-piattaforme galleggianti) di garimpeiros sul fiume Uraricuera. Pagina accanto : Jair Bolsonaro con la moglie Michelle de Paula sfilano per le vie di Brasilia su un’auto scoperta il giorno dell’insediamento (1 gennaio 2019). # © Guilherme Gnipper / FUNA / 2015 • 1970 - Sul finire degli anni Settanta inizia una corsa all’oro nei territori abitati dai popoli Yanomami e Ye’kwana, in Brasile e Venezuela. • 1980-’90 - Alla fine degli anni Ottanta e inizio dei Novanta si stima che nei territori indigeni siano pre- senti 40.000 minatori illegali ( garimpeiros ), cinque volte di più della popolazione residente. Nella foresta vengono identificate 82 piste d’atterraggio clande- stine. • 1992 - A Rio de Janeiro, durante il Summit sulla terra delle Nazioni Unite (Eco 92, in portoghese), viene annunciata la nascita della Terra indigena Ya- nomami. La polizia federale inizia un’opera di repres- sione dell’attività mineraria illegale. • 1993, giugno-luglio - Si calcola che nei territori in- digeni, soprattutto lungo la frontiera tra Brasile e Ve- nezuela, siano ancora presenti tra i 10.000 e i 15.000 garimpeiros. • 1993, giugno-luglio - Lungo la frontiera con il Vene- zuela vengono trucidati da garimpeiros brasiliani 16 Yanomami venezuelani, comprese donne e bambini. Il fatto è conosciuto come il «massacro di Haximú», che verrà successivamente riconosciuto dalla giustizia brasiliana come un «crimine di genocidio». • 2002-2005 - Nuove invasioni di garimpeiros sia dal lato brasiliano che da quello venezuelano. • 2012-2015 - La polizia federale brasiliana lancia due grandi operazioni - Xawara (2012) e Warari Koxi (2015) - contro le invasioni di minatori illegali nelle terre indigene. Viene smantellata una rete criminale di impresari, funzionari pubblici, gioiellieri e padroni di garimpos. Gli investigatori stimano che ogni mese il gruppo estraeva 160 chili di oro. L’invasione dei cercatori d’oro Garimpeiros Migliaia di uomini hanno invaso la terra yanomami per cercare oro. Facendo danni incalcolabili alla foresta, ai fiumi e ai popoli indigeni. Una breve cronologia. • 2013-2015 - In Venezuela, negli stati Amazonas e Bolivar, si assiste a nuove invasioni delle terre indi- gene da parte di minatori illegali. • 2016, aprile - Secondo il rapporto della «Global Ini- tiative against Transnational Organized Crime» ( Or- ganized Crime and Illegally Mined Gold in Latin Ame- rica ) in Brasile il 10-15% dell’oro prodotto (circa 90 tonnellate all’anno) viene estratto illegalmente. Le esportazioni brasiliane sono rivolte soprattutto verso Svizzera, Stati Uniti e Canada. • 2018, 10 dicembre - Per la prima volta viene effet- tuato uno studio su 2.300 garimpos in sei paesi amaz- zonici (Brasile, Perù, Colombia, Venezuela, Ecuador, Bolivia). Il reportage multimediale dal titolo di Amazô- nia saqueada è firmato da Raisg, «Red Amazónica de Información Socioambiental Georreferenciada». • 2019, 2marzo - In un convegno a Toronto (Canada), il ministro delle miniere e dell'energia, l'ammiraglio Bento Albuquerque, afferma che è intenzione del go- verno Bolsonaro espandere sulle terre indigene le at- tività minerarie. Pa.Mo. Fonti principali - Instituto socioambiental (Isa), Mineria illegal en los territorios Yanomami y Ye’kwana (Brasil-Venezuela) , 2017 ( www.socioambiental.org ); Giatoc, Global initiative against transnational organized crime (globalinitiative.net) ; Raisg (www.amazoniasocioambiental.org) .

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