Missioni Consolata - Aprile 2019

• Sinodo panamazzonico | Popoli indigeni | Yanomami | Missione Catrimani • APRILE2019 MC 53 MC A © Marcos Corrê / PR / Planalto © Marcos Corrê / PR / Planalto D amares Alves e Tereza Cristina sono le mini- stre del governo di Jair Bolsonaro: la prima è a capo del ministero della donna, della fa- miglia e dei diritti umani, la seconda di quello del- l’agricoltura. Donne forti con un percorso controverso. La Alves è una pastora evangelica, fondatrice di Atini, un’or- ganizzazione che dichiara di lottare per la difesa dei diritti dei bambini indigeni. In particolare, essa si batte contro la pratica dell’infanticidio e dell’abban- dono infantile, attuate presso alcune popolazioni in- digene. I critici osservano però che il fenomeno è decontestualizzato e viene usato per criminalizzare i popoli indigeni. La Cristina è un’imprenditrice agricola, nota per essere a favore della liberalizzazione dell’uso degli agrotossici tanto da meritare il soprannome di «musa del veleno» ( musa do veneno ). È molto legata al fronte parlamentare che riunisce i rappresen- tanti dell’agrobusiness ( Frente Parlamentar da Agropecuária ), di cui è stata anche presidente. Damares e Tereza sono figure importanti sia per i dicasteri che guidano sia perché espressione di- retta di settori che hanno appoggiato il presidente: quello delle chiese evangeliche e quello degli im- prenditori agricoli. Dal 1 gennaio 2019 al ministero della Alves è stata affidata la Fundação Nacional do Índio (Funai), prima alle dipendenze del ministero della giustizia. Allo stesso tempo, all’organismo gover- nativo è stata tolta la sua attri- buzione più delicata - quella che riguarda gli studi per l’identificazione, deli- mitazione e demarcazione delle terre indigene -, passata al ministero della Cristina, dominato dai fazendeiros , cioè dai principali oppositori dei diritti dei popoli indigeni. In questo modo le promesse di Bolsonaro di limi- tare le terre indigene e di aprirle allo sfruttamento minerario e agricolo potranno avere la strada spia- nata. D amares Alves e Tereza Cristina, due donne in un governo con venti uo- mini, tra cui cinque militari (e altri due sono lo stesso presidente e il suo vice). A conti fatti, le uniche ministre del nuovo governo brasiliano potreb- bero diventare la punta di lancia del- l’offensiva di Bolsonaro contro i diritti del popoli indigeni. Forse un’ulteriore astuzia del nuovo presidente, cono- sciuto (anche) per le sue posizioni maschiliste: alle ministre l’onere di decisioni controverse, agli uomini la riscossione dei divi- dendi, politici e non. Paolo Moiola Governo Bolsonaro / 1 Damares e Tereza Le due sole donne del governo Bolsonaro sono rappresentanti dei settori più anti indigeni della società brasiliana.

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