Missioni Consolata - Aprile 2019

APRILE2019 MC 37 D La voce del ricercatore Londra, febbraio 2019. Incontriamo Tarek Megerisi, ricercatore anglo-libico, presso il suo ufficio all’ Eu- ropean council on foreign relations di Londra. È figlio di un libico e di una palestinese, e l’unica volta in cui ha potuto recarsi in Libia è stato nel 2011: «Non sono né pro governo di Tripoli né pro governo di Tobruk (i due governi che si contendono il paese, nda ) - ci tiene a premettere -, ma entrambi mi consi- derano persona non gradita, quindi non posso più andarci. Gheddafi era un dittatore, ma vista la si- tuazione attuale, la qualità della vita dei libici era migliore sotto il suo regime che oggi. Abbiamo so- stituito un Gheddafi con altri dieci». Q uesta amara constatazione non nasconde l’avversione per il regime di Gheddafi, nelle cui politiche Megerisi, come altri, vede la re- sponsabilità della tragedia libica attuale, non sal- vando nulla: neanche lo sviluppo degli anni ’70, do- vuto alle ingenti rimesse petrolifere. Per il ricercatore, il Colonnello era una figura ego- centrica che per 40 anni ha concentrato su di sé ogni potere, agendo come un padre padrone, usando la vecchia e collaudata tattica del divide et impera per tenere a bada le qabile e le varie ten- denze eterogenee e centrifughe del paese. «Ha fatto solo danni - afferma Megerisi -, portando via pro- prietà e capitali alle classi medie e alte e distribuen- dole a quelle popolari ha imposto una sorta di socia- lismo dei beni di produzione e ha spazzato via l’ini- ziativa privata; ha creato problemi all’estero, in vari stati africani, imponendo le sue visioni e interfe- rendo nella vita politica di vari governi. La gente non ne poteva più e ha colto l’occasione per ribel- larsi, chiedendo l’aiuto militare alla Nato. Aiuto che è stato fondamentale per la liberazione dal regime». Questa lettura senza sconti dei 40 anni di jamahi- riyya è condivisa da diversi libici intervistati, scrit- tori e giornalisti, economisti, impresari, ex funzio- nari di ambasciata, islamisti, giuristi e così via. Ma è avversata da altri, che vedono le reali cause del caos attuale nelle decennali sanzioni Usa, che hanno por- tato le gravi crisi economiche, e quindi anche poli- tico-sociali, del paese, nei piani economici e strate- gici franco-britannico-statunitensi, ma anche di Qa- tar e Emirati Arabi Uniti. Angela Lano A sinistra: manifestazione di sostenitori pro Gheddafi a Tripoli, il 18 febbraio 2011. Sopra: manifestazione contro Gheddafi a Bengasi. Accanto al rogo del «libro verde» del Colonnello, viene mostrata una sua carica- tura (2 marzo 2011). © Roberto Shmidt / AFP D

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