Missioni Consolata - Aprile 2019

Libertà Religiosa 30 MC APRILE2019 nazareni. Quindi i fondamentali- sti hanno obbligato i cristiani ri- masti a scegliere se convertirsi, fuggire oppure essere uccisi. Nelle ore seguenti code intermi- nabili di auto e di persone si sono dirette verso il Kurdistan ira- cheno e la piana di Ninive. Ma chi ha optato per la seconda scelta si è visto costretto a fuggire di alla vicina città di Duhok. Sfuggiti alla crudeltà dei miliziani, gli ul- timi cristiani in Iraq hanno dor- mito per giorni nelle chiese, nelle scuole, all’ombra di palazzi fati- scenti per poi trovare «final- mente» una casa in tende asfis- sianti in cui le temperature, nella calda estate del 2014, sfioravano i 44 gradi. nuovo nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2014, quando lo Stato islamico ha preso possesso di 13 villaggi cristiani della piana. In una sola notte, oltre 125mila fedeli hanno dovuto abbando- nare le proprie case senza poter prendere nulla. Molti di loro hanno camminato per ore in pi- giama prima di giungere a Erbil o La solidarietà del papa viaggia in Lamborghini «C i lasciano increduli e sgomenti le no- tizie giunte dall’Iraq: migliaia di per- sone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale». Così papa Francesco all’Angelus del 10 agosto 2014. Sono passati soltanto tre giorni dalla presa dei vil- laggi della piana di Ninive, ma il santo padre no- mina già come suo inviato speciale nel paese il car- dinal Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, e già nunzio in Iraq dal 2001 al 2006. È il primo di molti gesti di vi- cinanza del pontefice ai cristiani iracheni e alle al- tre minoranze schiacciate dall’Isis. «Cari fratelli e sorelle, siete nel mio cuore», dirà poi il santo padre in un videomessaggio registrato il 6 dicembre 2014 per i cristiani di Mosul ricordando l’importanza della loro testimonianza di fede, «la vostra resistenza è martirio, rugiada che feconda». Segni concreti di vicinanza Sin dall’inizio della tragica avanzata dell’Isis il papa esprime il desiderio di visitare i suoi fedeli iracheni. Le precarie condizioni di sicurezza non rendono possibile la visita, anche se il viaggio del cardinal Parolin in terra irachena, dal 24 al 28 dicembre 2018, fa ben sperare per il futuro. Tuttavia i cristiani d’Iraq percepiscono forte la vici- nanza del pontefice, attraverso le sue parole, la sua preghiera e i suoi gesti concreti. Già nel 2016 papa Francesco, attraverso la fonda- zione Aiuto alla Chiesa che soffre , ha finanziato con 100mila euro la Saint Joseph Charity Clinic che a Erbil offre assistenza medica gratuita. Poi il 15 novembre 2017, Francesco ha deciso di de- volvere al progetto Acs per la ricostruzione dei vil- laggi cristiani della piana di Ninive, parte del rica- vato della vendita all’asta della Lamborghini Hura- can da lui ricevuta in dono dalla casa automobilistica. I fondi ricevuti sono stati impie- gati nella ricostruzione di due strutture della Chiesa siro catto- lica distrutte dalla guerra nel vil- laggio di Bashiqa: l’asilo intito- lato alla Vergine Maria e il cen- tro polivalente dell’omonima parrocchia, che sarà a disposi- zione di oltre 30mila abitanti di diverse etnie e fedi. M.P. © Acs - Aiuto alla Chiesa che soffre

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