Missioni Consolata - Aprile 2019

Libertà Religiosa RIFLESSIONI E FATTI CIRCA LA LIBERTÀ RELIGIOSA NEL MONDO - 40 di Marta Petrosillo IRAQ: IL RITORNO DEI CRISTIANI NELLA PIANA DI NINIVE Ricostruire dopo l’Isis Estate 2014: centinaia di migliaia di cristiani fuggono da Mosul e dalla piana di Ninive. L’Isis ha iniziato la sua avanzata con distruzioni e massacri. Quando la zona viene liberata più di due anni dopo, molti decidono, con co- raggio, di tornare. Vogliono ricostruire una presenza cristiana vecchia di duemila anni. In prima fila a sostegno delle popolazioni le Chiese cristiane. R itornare a vivere a casa propria dopo l’Isis, dopo l’orrore, dopo aver visto tanti, familiari e amici, ab- bandonare per sempre il paese, è possibile. Ce lo dimostrano i cri- stiani iracheni che, nonostante il dolore e l’incertezza, non si sono arresi a chi voleva cancellare la loro presenza da queste terre e oggi sono tornati in gran numero nella piana di Ninive dalla quale erano dovuti fuggire in massa. Quando è stata liberata tra fine 2016 e inizio 2017, e quando si sono potute constatare le distru- zioni compiute, nessuno sperava in un simile miracolo. quota più alta della zona. Proprio nel villaggio di Telskuf è stata ri- consacrata la prima chiesa della piana di Ninive, quella di San Giorgio, danneggiata e profanata dall’Isis. «Un messaggio di spe- ranza e di vittoria. Lo Stato isla- mico voleva cancellare la pre- senza cristiana e invece i jihadisti se ne sono andati, mentre noi siamo tornati», ha detto monsi- gnor Bashar Matti Warda festeg- giando la riconsacrazione della chiesa l’8 dicembre 2017. Tornare in città distrutte A Qaraqosh, piccolo centro ur- bano a circa 30 km a Sud Est di Mosul, nel Nord dell’Iraq, noto per essere la roccaforte della cri- stianità nel paese, si stima che siano ritornati 25.650 cristiani: il 46 per cento di quanti abitavano la cittadina prima dell’invasione dell’Isis nell’agosto 2014. Notevoli risultati si sono registrati anche in altri villaggi della piana: a Karemlesh, distante 5 km da Qaraqosh, sono rientrati il 26 per cento dei cristiani fuggiti nel 2014, mentre a Telskuf, 60 km più a Nord, i rientri sono stati ben 5.313, ossia il 73 per cento, la Qaraqosh, novembre 2016, nonna e nipoti rientrano nella loro città. # © Acs - Aiuto alla Chiesa che soffre

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