Missioni Consolata - Aprile 2019

IRAQ • A L -B AGHDADI - Il suo vero nome è Ibrahim Awwad Ibrahim Al-Badri, nato a Samarra in Iraq nel 1971. Al-Baghdadi nasce da una famiglia della classe media irachena di fede sunnita. Cresce in un sistema sociale tribale diviso in clan, il suo in parti- colare si dichiara direttamente discendente del profeta Maometto. Per la sua stretta osservanza delle regole islamiche viene soprannominato dai suoi familiari «il credente». Prosegue poi gli studi della fede islamica fino a prendere una laurea con specializzazione sugli studi coranici all’Università di Baghdad. Dopo la laurea insegna in alcune mo- schee attorno Baghdad, ma nel 2003 Al-Baghdadi diventa a tutti gli effetti un militante combattente. Viene successivamente arrestato a Falluja e impri- gionato per 10 mesi a Camp Bucca, prigione ira- chena gestita dagli Usa. Durante la prigionia predica il Corano con lunghi sermoni sull’islam e la guerra contro l’Occidente, proprio in carcere comincia ad avere i primi se- guaci. Durante la detenzione conosce anche alcuni di quelli che successivamente saranno i suoi uomini in Siria. Una volta libero, combatte in Siria a fianco del gruppo terrorista Al-Nusra. Fonda l’Isis, che, dopo varie divergenze, viene espulso da al-Qaeda. Il nuovo gruppo comincia a conquistare territori nell’Est della Siria e nell’Ovest dell’Iraq, fino a Mo- sul, dove - nel luglio del 2014 - Al-Baghdadi, davanti alle telecamere, si auto proclama Califfo dello Stato islamico. Nell’estate del 2017 la Russia dichiara la morte di Al-Baghdadi, ucciso in un raid aereo a Raqqa, in Si- ria. Tuttavia, non ci sono prove evidenti. Il 23 ago- sto 2018 viene divulgato un audio con la voce del leader dell’Isis che incita alla lotta contro gli infe- deli. Anche se l’audio non è mai stato autenticato, molti pensano che Al-Baghdadi sia ancora vivo e si nasconda tra Siria e Iraq. • P ESHMERGA - I peshmerga sono dei combattenti e guerriglieri curdi. Il loro gruppo pare si sia formato dopo il crollo dell’Impero ottomano agli inizi del 1900. Per anni gruppo di guerriglieri indipendenti sono diventati, di fatto, l’esercito della regione indi- pendente del Kuridstan in Iraq. I peshmarga anno- verano tra le proprie file anche diverse donne che hanno combattuto, oltre che contro l’Isis, anche a fianco degli Stati Uniti contro Saddam Hussein nel 2003. La parola peshmerga vuol dire letteralmente «prima morte» e sta a significare la volontà di es- sere sempre i primi a combattere, a sacrificarsi e pronti a morire. • I TALIA IN I RAQ - Il totale delle forze di coalizione anti-Daesh, tra Iraq e Siria, è di 74 nazioni. La pre- senza italiana è la seconda come numero, subito dietro a quella degli Stati Uniti. Oggi l’Italia ha 700 soldati e 100 carabinieri dislocati su 11 basi. Il con- tingente italiano si occupa dell’addestramento e for- mazione delle truppe locali, nonché dello sviluppo e installazione di sistemi di sicurezza. Molti dei pesh- marga curdi sono stati addestrati dagli italiani nella base di Erbil. • C OALIZIONE ANTI I SIS - La coalizione per la libera- zione di Mosul fu guidata dagli aerei statunitensi con la partecipazione dell’aviazione australiana, il supporto delle forze armate irachene e quelle curde dei peshmerga. Il primo febbraio 2019 l’Australia ha ammesso alla BBC, pubblicamente per la prima volta, che durante l’attacco di Mosul le bombe della coalizione hanno ucciso diversi civili. Amnesty Inter- national ha accusato l’esercito iracheno e gli Stati Uniti, per l’enorme numero di civili uccisi durante i bombardamenti e di gravi violazioni dei diritti umani. A oggi non è stato designato alcun respon- sabile. Angelo Calianno Fonti : BBC, The Guardian, difesa.it , Tolo News, The Atlantic. I protagonisti della battaglia di Mosul Al-Baghdadi, i Peshmerga e gli altri

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