Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2018

20 MC AGOSTOSETTEMBRE2018 DISAGIOMENTALE, INCONTRO CON GRÉGOIRE AHONGBONON Se non sono «matti», non li vogliamo A incontrarlo per strada, non gli presteremmo attenzione: quel che colpisce in Grégoire hongbonon è proprio l’aria sem- plice dell’uomo qualunque, gli abiti dimessi, l’espressione man- sueta, il tono pacato. Viene alla mente il Libro dei Re (19,9-12), in cui si dice che il Signore non si AFRICA DELL’OVEST Testo di STEFANIA GARINI, foto di FABRIZIO ARIGOSSI MC A goire. Quando la fede spezza le catene», edito dalla Emi. Il figliol prodigo «Sono nato ad Avrankou, nel Sud del Benin, nel 1952. Mio padre ha voluto che fossi battezzato quasi subito, era un cattolico convinto, anche se poligamo», racconta Grégoire. «Non ho avuto l’oppor- manifesta in modi altisonanti, tra- mite vento impetuoso, terremoto o fuoco, ma come brezza leggera. Grégoire è così: di una normalità disarmante. Ma la sua storia è tutt’altro che ordinaria. Ce l’ha raccontata lui stesso, du- rante una recente visita in Italia per la presentazione del libro di Rodolfo Casadei su di lui, «Gré- Non è un prete né un medico, ma in 25 anni ha raccolto e curato 60.000 malati psichici abbandonati per strada o tenuti in catene. Ha creato centri di accoglienza e reinserimento in Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio e Togo. La ricetta: farmaci a basso costo, vita comunitaria, ex pazienti come infermieri. E la forza incrollabile della fede.

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