Missioni Consolata - Giugno 2018

64 MC GIUGNO2018 Librarsi MC R Per approfondire Philippe-Joseph Salazar, Parole armate. Quello che l’Isis ci dice. E che noi non ca- piamo , Bompiani, Milano 2016, pp. 199, 17 Euro. Il salafismo jihadista e la sua incarnazione armata, il Califfato, hanno dichiarato una guerra planetaria di comunicazione e soprattutto di persuasione di massa. Dopo gli at- tacchi di Parigi il potere retorico persuasivo dell’Isis è sotto gli occhi di tutti. Ma ab- biamo davvero capito come funziona una retorica militante efficace? Basandosi su una documentazione ricca, dettagliata e spesso del tutto inedita, Philippe-Joseph Salazar analizza i punti di forza del linguaggio della propaganda jihadista, mostrando di contro la debolezza dei discorsi dell’Occidente, disarmato contro lo stile del Califfato: il nostro linguaggio politico è sterile in confronto, «banale sul piano retorico e poeticamente de- ficitario». Il nostro contrattacco armato non sarà sufficiente: per vincere l'avversario bisognerà «pensare islamico, parlare islamico, argomentare islamico». da giunti.it Franco Cardini, Il califfato e l’Europa. Dalle crociate all’Isis: mille anni di paci e guerre, scambi, alleanze e massacri , Utet, Milano 2016, pp. 256, 16 Euro. Crociata, jihad, guerra di religione, scontro di civiltà, sono parole che sembravano ap- partenere, ormai, ai libri di storia, e a epoche spaventose molto lontane dalla nostra. Eppure [...] sono tornate drammaticamente attuali. Ma esiste davvero un conflitto tra culture e civiltà incompatibili? [...]. La storia dei rapporti tra Europa e Islam, dal Medioevo all’età contemporanea, è lunga e complessa, in un’alternanza di paci e di guerre [...]. In un libro che muove dagli albori della religione islamica per arrivare fino ai giorni no- stri, Franco Cardini esplora le diverse fasi della storia di amore e odio tra l’Europa e il Vicino Oriente, soffermandosi sui momenti chiave dell’Illuminismo, dell’orientalismo ottocentesco, delle trame britanniche negli anni delle grandi guerre del secolo scorso, per gettare luce sulle troppe ombre delle vicende degli ultimi decenni. [...]. da utetlibri.it GENITORI E INSEGNANTI IN RICERCA I genitori e gli insegnanti dovrebbero parlare anche dei motivi che stanno dietro alle violenze raccontate dai me- dia? «Certamente», sostiene Dario Ianes, curatore del li- bro, «ma spesso non sanno bene quali sono le cause di quello che accade, non sanno documentarsi... e non vo- gliono apparire ignoranti, anche se sarebbe invece un ot- timo insegnamento mostrarsi adulti che si attivano in una ricerca razionale, il più possibile libera da pregiudizi, di informazioni indipendenti». Quando l’Isis entra in casa da uno schermo, quindi, il nostro compito è quello di interrogarsi ad alta voce - provando a darsi delle rispo- ste ragionevoli - sulle questioni che fanno da sfondo, da causa, da motore di quegli eventi. Accanto al compito di rassicurare i piccoli, c’è anche quello di dichiarare la no- stra poca conoscenza e di impegnarci ad approfondirla. Uno strumento per tutto ciò può certamente essere il li- bro di cui scriviamo, Parlare di Isis ai bambini . Al primo ca- pitolo di Alberto Pellai, intitolato L’adulto competente aiuta emotivamente il bambino , ne seguono, infatti, altri due che inquadrano l’Isis da diversi punti di vista: la storia del Medio Oriente, la storia dell’Islam, la situazione sociale e culturale dei paesi musulmani, le relazioni internazionali, la riflessione filosofica, politica e militare sulla violenza. Il primo dei due, Geografia concettuale dello Stato Islamico è scritto dal funzionario internazionale Marco Montanari, il secondo, Cercare di comprendere l’Isis nella complessità , da Riccardo Mazzeo, editor di Erickson, con il filosofo e so- ciologo francese Edgar Morin. Luca Lorusso Alessandro Orsini, L’Isis non è morto. Ha solo cambiato pelle , Rizzoli, Milano 2018, pp. 235, 18 Euro. Comprendere il fenomeno dell’Isis e capire quanto sia pericoloso per l’Italia e per l’Oc- cidente non è mai stato facile. [...]. Non lo è nemmeno oggi dopo la caduta di Raqqa – la capitale dello Stato islamico – e delle altre roccaforti, avvenuta a fine 2017. [...]. Stu- dioso di terrorismo alla Luiss di Roma e al Mit di Boston, Alessandro Orsini analizza ri- gorosamente la situazione attuale, aiutandoci a sfatare l’immagine distorta dell’Isis che spesso ci hanno offerto i media [...]. Partiamo da un fatto: secondo Orsini, nono- stante lo Stato islamico sia crollato, l’Isis continua ancora oggi a rappresentare un pe- ricolo per le città in Occidente. Ed è un pericolo che ha assunto diversi, nuovi, impreve- dibili volti [...]: dai lupi solitari, come l’autore della strage di Nizza, alle cellule auto- nome più o meno addestrate, come quella che ha colpito a Barcellona e che per for- tuna era molto impreparata. Al tempo stesso Orsini ci illumina sui rapporti tra Isis e al Qaeda, la cui evoluzione influenzerà il terrorismo in Occidente. da rizzolilibri.it

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