Missioni Consolata - Aprile 2018

APRILE 2018 MC 41 D Per i giovani è più pericoloso Bisogna dare ai giovani e agli adulti gli strumenti per riconoscere un comportamento a rischio, il proprio, o quello di un amico o un famigliare. Gli studiosi ci dicono che il rischio della dipen- denza da droga o alcol non è uguale per tutti: al- cune persone sono più vulnerabili rispetto ad al- tre. Bere alcolici in età giovanile, ad esempio, è più pericoloso: l’alcol può causare al cervello dei ra- gazzi alterazioni a delicati sistemi neuropsicolo- gici bloccandone il normale sviluppo e mostran- done i danni solo nel tempo. Il cervello dei giovani, che raggiunge la sua completa maturazione solo intorno ai 20-21 anni, è più sensibile alla ricerca di gratificazioni veloci ed è più esposto ai rischi del piacere immediato che le droghe e l’alcol possono offrire. Ma quali sono i fattori che, combinati insieme, possono determinare una situazione di alto ri- schio per un individuo? I neuroscienziati si stanno concentrando, ormai da anni, sugli effetti che le bevande alcoliche determinano su una specifica area cerebrale, il Nucleo Accumbens, che ci grati- fica quando assumiamo determinate sostanze (cibi, come per esempio il cioccolato, alcol, dro- ghe). Se il Nucleo Accumbens funziona bene, chi mangia cioccolato o assume alcol, lo fa in modo controllato. Se invece funziona male, il mancato controllo nell’assunzione di sostanze unito a un eventuale disagio psicologico, può innescare un meccanismo di dipendenza: l’individuo ha bisogno degli effetti positivi della sostanza per placare il suo malessere interiore. L’influenza delle famiglie Per poter prevenire disagi che si possono tra- durre in abitudini alcoliche patologiche è, quindi, importante conoscere, nelle famiglie, situazioni di dipendenza nelle generazioni precedenti. Se un adolescente sperimenta le sostanze alcoliche, ma è interiormente forte e difeso da una rete fami- liare attiva e protettiva, sa fermarsi in tempo. Se è interiormente fragile, sensibile, vulnerabile, ma ha una rete familiare attiva e protettiva, può at- Qui : prevalenza (%) di consumatori a ri- schio per genere e classi di età (dati riferiti all’anno 2015). | Prevalenza (%) di binge drinkers (persone che bevono per ubria- carsi) per genere con età uguale o supe- riore agli 11 anni (dati riferiti agli anni 2003-2015). Le figure sono tratte da Ministero della Salute, direzione generale della preven- zione sanitaria - ufficio VI, Relazione del ministro della Salute al parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della legge 30/3/2001, n. 125, «Legge quadro in ma- teria di alcol e problemi correlati». Anno 2016 , pagg. 17 e 19. Entrambi i grafici sono elaborazioni Ona-Cnesps e Who Cc research on alcohol su dati dell’indagine Istat multiscopo sulle famiglie. Da pag. 44 a 46 : immagini dello Swaziland di Alfredo Felletti. Pag. 47 : una donna in Sudafrica lavora il frutto di marula, da cui la bevanda alcolica Amarula. Pagg. 48 e 49 : le Tende Live a Bellusco (MB) organizzate dalla campagna AlcolOl- tre. | In basso : studenti durante uno degli incontri nelle scuole del gruppo di volon- tari della campagna in Swaziland | Imma- gine del momento in cui il papa saluta l'Associazione Impegnarsi Serve. Nella altre pagine : immagini simboliche. D Quasi 8,5 milioni di consumatori a rischio in Italia, di cui 800mila tra gli 11-17enni Prevalenza di binge drinker

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