Missioni Consolata - Aprile 2018

L ’ hanno chiamata «la rivolta delle uova» per- ché proprio in quei giorni il loro prezzo era triplicato, non per motivi politici, ma per una malattia dei polli che le aveva fatte scomparire dal mercato. Un nome scherzoso per qualcosa di molto serio. La scintilla è scoccata il 28 dicembre 2017 a Mashhad, feudo di Ebrahim Raisii, religioso a capo della miliardaria fondazione benefica che custodisce il mausoleo dell’Imam Reza, nonché rivale politico del presidente Hassan Rouhani. Occa- sione: l’aumento del costo di alcuni generi di prima necessità, tagli di sussidi e altre misure di austerità annunciate dal governo Rouhani. Sembra ormai as- sodato che sia stata una mossa mal calcolata nella lotta tra Rouhani, espressione dei conservatori mo- derati che vorrebbero modificare il sistema per per- mettergli di sopravvivere, e gli ultraconservatori, concentrati tra il clero e le organizzazioni non elettive dello «Stato profondo», cui le riforme sottrarrebbero parte di privilegi e potere. La presidenza Rouhani sta cercando di rendere più efficiente e trasparente il si- stema economico. Ciò vuol dire anche ridurre i privi- legi di fondazioni e organizzazioni paramilitari reli- giose, cui la Repubblica islamica concede di vivere in un limbo dove non si pagano tasse e non si è obbligati a spiegare come si utilizzano le ingenti risorse a di- sposizione. Queste istituzioni, di cui non è possibile stimare con esattezza il giro d’affari, hanno una pre- senza pervasiva in tutti i settori economici. È, in so- stanza, un sommerso autorizzato che, secondo calcoli approssimativi, controllerebbe due terzi della ric- chezza del paese. Dai tempi di una Rivoluzione fatta anche nel nome degli ultimi, religiosi e personalità le- gate al regime hanno accumulato fortune personali notevoli, e ciò è davanti agli occhi di tutti. Trasparenza e rabbia popolare Lo scorso 10 dicembre i telespettatori hanno sentito per la prima volta il presidente elencare le voci di spesa contenute nella legge di bilancio. La novità, in- sieme all’inedita richiesta di rendicontare per il fu- turo l’utilizzo dei contributi governativi, è stata inter- pretata come un tentativo di ottenere una maggior trasparenza. Si è venuto, così, a sapere che, se da un lato si programmavano aumenti di tasse e prezzi, dal- l’altro si destinavano ingenti somme a fondazioni reli- giose e le spese militari crescevano del 20% (l’infla- zione è ufficialmente intorno al 10%). I telespettatori hanno capito che, mentre avrebbero dovuto aspet- tarsi un peggioramento delle proprie condizioni di I fatti del dicembre 2017 Dietro «la rivolta delle uova» Quelli di dicembre sono stati eventi legati alla perenne lotta tra i conservatori moderati del presidente Hassan Rouhani e gli ultraconservatori vicini alla Guida suprema. Da qualsiasi parte si analizzi la situazione, un dato è certo: in Iran la gran parte dei religiosi e delle persone legate al regime vivono nella ricchezza più sfacciata. Alla faccia della Rivoluzione e del popolo. IRAN © Toyohara

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