Missioni Consolata - Maggio 2017

MAGGIO2017 MC 11 Poche settimane fa è nato un gruppo ribelle legato all’etnia Bari e comandato da Thomas Cyrillo». Giovanissimo, Cyrillo, vice capo dell’esercito regolare, ha diser- tato ed è subito stato accusato di corruzione. Poco dopo ha annun- ciato la nascita del suo gruppo guerrigliero. Altri gruppi, come quello intorno alle etnie Zande, Shilluk, stanno nascendo. «L’esercito regolare invade le terre ancestrali dei vari popoli. Le donne e i bambini scappano, i giovani si organizzano per difen- derle. In questo senso la guerra è etnica». Ma a loro volta i nuovi gruppi si macchiano di crimini ef- ferati, perché devono sostentarsi, spostarsi. Per cui saccheggiano e usano ogni forma di violenza con- tro la popolazione civile (si veda box). «Così oggi abbiamo oltre un mi- lione e mezzo di sud sudanesi fuggiti all’estero, in Ciad, Etiopia, Kenya, Uganda. Altrettanti, su una popolazione totale di 12,5 milioni, sono sfollati interni, ov- vero fuggiti dalle loro terre. Circa 300.000 sono in campi profughi nelle varie città sud sudanesi», continua padre Moschetti. E le uccisioni sono sempre più a sfondo etnico: la gente viene di- visa per etnia e quindi massacrata per il solo fatto di appartenere a un dato gruppo. Le Chiese unite per la pace In questo contesto le chiese sono unite in una iniziativa ecumenica, sotto il South Sudan Council of Churches , e lavorano per il dia- logo e la pace con programmi co- muni e singole iniziative. Lo scorso 26 febbraio papa Fran- cesco, in visita alla parrocchia an- glicana All Saints di Roma per le celebrazioni dei 200 anni della stessa, ha confermato di voler fare un viaggio nel paese. E, so- prattutto, di volerlo fare insieme a Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e capo della chiesa anglicana. Questo per dare un se- gnale forte. Nonostante le numerose indiscre- zioni di smentite, nel momento in cui scriviamo il Vaticano con- ferma questa possibilità. «Po- trebbe svolgersi a ottobre - dice speranzoso padre Moschetti - dopo il viaggio in Colombia di set- tembre, probabilmente una visita lampo, una mezza giornata, ma sarebbe molto importante». E continua: «Però se penso ai mesi che ci separano da ottobre, con un conflitto che si sta allargando a macchia d’olio e può portare davvero a un’ecatombe, po- trebbe addirittura essere tardi». Dialogo «governativo» Nel frattempo il governo di Salva Kiir ha lanciato il «suo» dialogo. Se ne parlava a dicembre ed è stato ufficializzato il 10 marzo scorso. MC A • Genocidio | Violenze | Rifugiati | Chiese • A sinistra : quel che resta di un villaggio sud sudanese dato alle fiamme, nello stato di Eastern Equatoria. A fianco : paesaggio tipico dell’Eastern Equatoria State. Sotto : il generale Thomas Cyrille, già nu- mero due dell’esercito governativo, oggi a capo di una fazione ribelle. # © Mohammed Abdu Abdulbaqi / AFP © Af MC

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